REDAZIONE FIRENZE

Lo tengono in ostaggio e chiedono il riscatto I tre rapitori avevano in città il loro covo

Un anno fa Linn Shihua venne sequestrato a Vinci a scopo di estorsione: era in un ristorante quando gli tesero la trappola.. La squadra Mobile ha arrestato a Prato i principali indiziati. Secondo gli investigatori dietro all’episodio c’è l’ombra della mafia orientale

A un anno esatto dal sequestro di persona a scopo di estorsione di Linn Shihua, a Vinci, da parte di alcuni suoi connazionali cinesi per costringerlo a restituire – in moneta yuan – l’equivalente di 20.000 euro per un debito contratto in Cina, la polizia ha arrestato i tre principali indiziati, uno dei quali già in carcere alla Dogaia per altri motivi. He Genggong e Wang Jie hanno raggiunto dietro le sbare Lei Rongjiu su ordine del sostituto procuratore Antonino Nastasi, della direzione distrettuale antimafia. Operazione portata a termine dalla squadra Mobile di Firenze del dirigente Andrea di Giannantonio, con il supporto logistico di personale di Empoli. I cinesi arrestati sono stati rintracciati a Prato: il primo vive in via Leoncavallo, l’altro in piazza San Domenico. A Prato la zona di via Pistoiese è da anni una di enclave della terra del Dragone asiatico. Con i pratesi che si ritrovano ‘stranieri’ a casa loro. Il 18 gennaio 2021 alle 12 Lin Shihua è a pranzo al ristorante ’Da Vinci’ di Vinci, con altri sette commensali. Da qualche tempo in Italia, irregolare, è sbarcato a Napoli, poi è salito in Toscana, a Empoli. Fioraio, moglie e famiglia sono rimasti in Cina. Gli affari non andavano bene là e non vanno meglio qui. Due compagni al desco gli tendono una trappola, lo chiamano fuori per parlargli di una cosa. Ma ci sono tre persone che lo aspettano, lui intuisce, prova a reagire, gli aggressori lo colpiscono alla faccia. Ci sono due macchine che aspettano Lin: i banditi lo caricano a forza su quella dove ci sono altri soggetti. Poi il mini corteo di due auto schizza via: lo portano in un covo, a Prato, col naso spaccato (30 giorni di prognosi). Ci rimarrà 4 giorni durante i quali intercorrono molte telefonate tra la Cina e l’Italia, tramite intermediari. Lui al telefono è indicato con un nome di copertura, Hui Ping. La polizia però ha già raccolto la denuncia del sequestro ed è già sulle tracce dei possibili autori materiali e dei corresponsabili. Dunque 4 giorni dopo il rapimento, il ruolo dei mediatori e le minacce reciproche – "hanno figli e famiglia anche loro (i sequestratori, ndc) quaggiù" – e probabilmente dopo che il debito è stato saldato, Lin viene liberato. Si avvia a piedi, poi rimedia un passaggio e chiede di essere portato alla stazione di Empoli, infine arriva nell’abitazione di via Livornese. Il peggio è passato, l’uomo è salvo, ma non avvisa nemmeno le forze dell’ordine della sua liberazione. Gli investigatori non possono prescindere dai suoi ricordi e dalle sue spiegazioni: lo rintracciano, ma Lin non brilla quanto a spirito di collaborazione. Ha paura di altre ritorsioni. A fatica dirà "ho un debito in Cina, per affari andati male. Ho chiesto un prestito, il debito è aumentato per gli interessi". E sui 4 giorni da ostaggio: "Mi sembra di aver fatto un’ora di viaggio, non credo in autostrada. Mi hanno portato in una casa non in centro, ce n’erano altre, poche, attorno. Potevo girare in casa, ma non ho provato a fuggire, avevo paura. Nel pomeriggio del 21 mi hanno detto ’vai, puoi andare’ e mi sono incamminato". La visione dei filmati di molte telecamere, l’osservazione dei sospetti, i dati in possesso della vittima, orientano la Mobile, il cui dirigente ha formato un gruppo misto, criminalità organizzata-criminalità straniera. Quando il pm Nastasi ha sufficienti elementi sui tre – presunti autori materiali del sequestro insieme ad altri – chiede al gip di firmare i loro arresti. Sono definititi ’balordi con dimestichezza e precedenti per reati contro il patrimonio’. L’ordine di sequestrare Lin dev’essere partito dal suo Paese, forse col ruolo decisivo di un boss della mafia cinese trapiantato a Prato, o nell’Empolese.

giovanni spano