
Lo stop agli affitti brevi nell’area Unesco che il sindaco Dario Nardella vuole imporre agli affittacamere per tutelare la residenza non piace ad Airbnb e Booking.com che nel commentare le novità normative su cui stanno lavorando governo e Palazzo Vecchio, da Firenze, chiedono una regolamentazione omogenea a livello nazionale, ed eventualmente misure aggiuntive per chi specula. Valentina Reino, responsabile relazioni istituzionali Airbnb Italia & Sud Europa ha spiegato di preferire l’idea di "una regolamentazione nazionale: riteniamo che un approccio nazionale sia molto più efficace rispetto alla frammentazione. Il ministro Santanché sta lavorando a una bozza e lo stesso Nardella ha detto che se la proposta verrà incontro alle esigenze delle città è pronto a tirarsi indietro sulla sua proposta".
Per Reino "è importante andare ad analizzare se ci sono delle aree che hanno delle criticità particolari per cui sono necessarie delle misure aggiuntive come misure fiscali per chi fa speculazione". Stessa linea espressa da Alessandro Callari, regional manager Booking.com di Italia, Israele e Malta. "Non sta a noi legiferare - ha detto - ma quello che possiamo dire è che ci sono delle sfide elevate in città come Firenze e Venezia, mentre in altre città che possiamo chiamare ‘secondarie’ la presenza di affitti brevi può stimolare il turismo e un nuovo canale di economia locale".
Intanto, ieri, le Commissioni 2 e 3 hanno votato la delibera di giunta che blocca la nascita di nuove case per turisti nel centro storico a scapito della residenza. Ora toccherà al Consiglio comunale dare il suo placet per l’entrata in vigore. Un primo passo, questo, anche contro l’abbandono indiscriminato di rifiuti in ogni angolo dell’area Unesco ma anche davanti a molte abitazioni. Un problema che ha convinto l’amministrazione comunale a dare il via al progetto ‘Sustainable waste management’, la prima campagna informativa dedicata ai turisti per rendere efficiente la raccolta differenziata nelle strutture extra-alberghiere. A promuovere l’iniziativa, il Comune, in collaborazione con Alia, Airbnb e Booking.com. Ai turisti verrà offerto un vademecum contenente precise istruzioni sullo smaltimento e la raccolta dell’immondizia durante il loro soggiorno in città. "È il primo accordo di questo tipo a Firenze e non solo – sottolinea l’assessore comunale all’Ambiente Andrea Giorgio – e vuole avere un impatto importante su uno degli aspetti più problematici del turismo in città. È una collaborazione che responsabilizza tutte le parti, dalle piattaforme che gestiscono gli appartamenti ai proprietari di case e ai turisti, e che mira a potenziare la raccolta differenziata e l’abbandono di rifiuti".
Infine, Dario Nardella è tornato a parlare anche del ticket che la città di Venezia applicherà ai visitatori a partire dalla primavera del 2024. "Per Firenzeè materialmente impossibile, dovremmo mettere dei controlli su tutte le strade e stradine di ingresso alla città. Noi però con lo scudo verde", ovvero il monitoraggio dei flussi dei veicoli in entrata e uscita dalla città di Firenze, "prevediamo per l’ingresso dei turisti una forma di controllo e di selezione che domani puo’ anche essere un ticket di ingresso, a carico dei turisti privati, che noi utilizziamo con le porte telematiche controllando le targhe della auto".
A.P.