L’ira del funesto Matteo: "Firenze rinnega le primarie e si allea con la sinistra radicale". Sabato scocca il Saccardi day

Reprimenda contro il Pd del leader di Italia Viva su X che conferma la corsa in solitaria del partito "Sarà interessante leggere il programma sull’aeroporto, sullo stadio, sui servizi pubblici" .

L’ira del funesto Matteo: "Firenze rinnega le primarie e si allea con la sinistra radicale". Sabato scocca il Saccardi day

L’ira del funesto Matteo: "Firenze rinnega le primarie e si allea con la sinistra radicale". Sabato scocca il Saccardi day

di Antonio Passanese

FIRENZE

In Italia Viva c’è chi parla di un "Matteo fuorioso, più dell’Orlando". La prova di forza del Partito democratico non è per nulla piaciuta al senatore che ieri su X (ex Twitter), alle 9.46 mentre in Palazzo Vecchio era in corso la giunta, e poche ore dopo l’incoronazione di Sara Funaro a candidata sindaca del Pd (e di una sequela di partiti di sinistra) ha subito voluto dire la sua. E, ça va sans dire, quel post ha tutto il sapore di una dichiarazione di guerra che potrebbe portare, a questo punto (fanno sapere gli ufficiali renziani), anche a scenari inaspettati. Come l’addio di Titta Meucci dall’amministrazione ("Io seguirò le indicazioni del m io segretario, per ora resto, quello che accadrà dalla settimana prossima lo vedremo", dice l’assessora ai Lavori pubblici) e il mancato appoggio di Iv in sfide importanti che riguardano molti Comuni dell’hinterland, come Scandicci, Bagno a Ripoli, Pontassieve, Figline e Fiesole. "Sabato racconteremo con Stefania Saccardi perché noi la pensiamo in un altro modo. Ma proprio in un altro modo. Abbiamo scelto di fare la conferenza stampa in un luogo di libertà: le Murate. Ci vediamo sabato, inizia una sfida fantastica".

Matteo Renzi un messaggio al Pd l’aveva già mandato. E ora, che i dem hanno ufficializzato la candidatura allo scranno più alto di piazza della Signoria, tira dritto e lancia la corsa della vicepresidente della Regione Toscana, Saccardi. Altro che "pistola fumante" sul tavolo delle trattative, insomma, come durante l’assemblea diversi strateghi del Partito democratico provavano a interpretare e a anticipare le mosse dell’ex premier. "A Firenze il Pd rinnega le primarie. E sceglie la candidatura alleandosi con la sinistra radicale: sarà interessante leggere il programma sull’aeroporto, sullo stadio, sui servizi pubblici", aggiunge sui suoi canali social in un post che, di fatto, inaugura l’avvio di una campagna elettorale ‘da separati in casa’, visto che Italia Viva fa parte della maggioranza sia a Palazzo Vecchio che in Regione. Ed anche se in Italia Viva elementi di primo piano starebbero provando a ricucire lo strappo, al momento – o almeno fino a sabato – gli incontri che i dem avevano programmato con i renziani sono stati rinviati sine die.

"Il Pd avrebbe fatto meglio a tenerci come amici che nemici – è il pensiero di uno dei personaggi più influenti in Iv – Oltre a noi c’è il malcontento del mondo riformista, che potrebbe anche mettere in serio pericolo l’elezione di Funaro, e di Cecilia Del Re, che, è inutile negarlo, dalla sua ha un’altissima percentuale di simpatizzanti e voti. E invece, sembra che invece di mettere insieme una coalizione per battere le destre, le uniche preoccupazioni del segretario Ceccarelli e dei cosiddetti saggi siano state quelle di trovare partiti che fossero in linea su due punti: no alle primarie e no a Italia Viva. Bene, in bocca al lupo...".