ELETTRA GULLÈ
Cronaca

L’influenza che fa paura: "Occhio ai sintomi e agli anziani fragili . Ma non è ’suina’"

Casi letali, sotto accusa una variante dell’influenza H1N1. Elisabetta Alti, vicepresidente dell’Ordine dei Medici di Firenze:. "Il virus ha vari sottotipi, ce n’è uno che dà più complicazioni".

L’influenza che fa paura: "Occhio ai sintomi e agli anziani fragili . Ma non è ’suina’"

L’influenza che fa paura: "Occhio ai sintomi e agli anziani fragili . Ma non è ’suina’"

L’ombra dell’influenza suina su alcuni decessi avvenuti negli ultimi giorni, fra i quali il decesso di madre e figlio in provincia di Firenze, viene fugata dai dati medici: non si tratterebbe della temibile H1N1 ma di una sua variante. Rossella Cirri, 66 anni, è morta all’ospedale di Careggi, il figlio Alessio Anzaldi, 46 anni, padre di due bambini, nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Borgo San Lorenzo. Alla famiglia è stato detto che la morte dell’uomo è dovuta a un’influenza per una variante dell’H1N1 accompagnata da due batteri, lo streptococco e lo stafilocco. Non influenza suina, quindi. Ma una certa psicosi si è diffusa, tanto più ieri alla notizia, poi rivalutata, di due decessi per H1N1 a Vicenza

"Non esiste alcun nuovo caso di influenza suina", conferma la dottoressa Elisabetta Alti, vicepresidente dell’Ordine dei Medici di Firenze, che ci spiega: "Il virus influenzale, come sappiamo, non è rappresentato solo da una tipologia di virus, ma da molti tipi. Il vaccino stesso viene fatto a protezione di due tipologie di virus: di tipo A e di tipo B. Nell’ambito di queste due famiglie, ci sono dei sottotipi. Uno dei sottotipi A è quello denominato H1N1, che circola maggiormente nella popolazione e che dà delle complicanze specie nei soggetti anziani con fragilità o malattie croniche".

Quali sono i sintomi dell’H1N1?

"Febbre più o meno alta, dolori muscolari, tosse. E poi mal di testa e, a volte, anche mal di gola. Ci sono forme con riniti ed anche con un pochino di nausea, accompagnata da dolori addominali. Sono i classici sintomi virali. La malattia dura dai cinque ai sette giorni, ma la tosse può andare avanti anche per una o due settimane. Non c’è da allarmarsi, a meno che non si abbia a che fare con bimbi sotto un anno, con grandi anziani e con immuno-depressi. Bisogna stare attenti perché a volte la forma virale può degenerare in polmonite con insufficienza respiratoria e dare origine anche a complicanze molto severe".

Quando deve suonare un campanello d’allarme?

"Sicuramente quando il bimbo molto piccolo smette di mangiare e di piangere e non è più reattivo. Idem per gli ultra-ottantenni. Anche per loro, smettere di mangiare, perdere reattività e dare segni di agitazione senza motivo deve rappresentare un motivo di allarme. In questi casi, bisogna avvisare il medico”. Stesso discorso quando la tosse degenera in insufficienza respiratoria. Oppure in caso di febbre alta da molti giorni accompagnata da sonnolenza".

Cosa si deve fare in questi casi?

"Consultare il proprio medico e idratarsi, assumere paracetamolo per la febbre e riguardarsi. E’ consigliabile anche fare i controlli col saturimetro".