REDAZIONE FIRENZE

L’incertezza fa parte della vita

La incertezza fa parte ed è una delle maggiori costanti della vita umana capace di generare paure e timori profondi. Questo sentimento nasconde qualcosa di più inquietante per la vita delle persone e per le loro aspettative. Ne abbiamo ogni giorno una prova indiretta quando assistiamo alla morte improvvisa di qualcuno o alla acuta insorgenza di gravi malattie . La fine improvvisa e senza apparenti giustificazioni di una esistenza oppure la presenza di patologie invalidanti che alterino per sempre le capacità affettive e espressive di un individuo rendono tutto più incerto. La malattia entra dentro di noi all’improvviso e quando accade ti fa ricordare i dolori, le preoccupazioni, le emozioni e i sentimenti di chi te la raccontava quando ancora forse non credevi che esistesse. La vita cambia del tutto con nuove prospettive, nuovi valori e soprattutto con il timore del futuro. La gente comune non considera e riflette poco su questi argomenti forse solo per paura ma anche perché quando il pensiero si trasforma in azione ci si imbatte inevitabilmente nella incertezza della riuscita. Da questo sentimento l’essere umano non può scappare. E’ sicuro che le decisioni che dobbiamo prendere nel corso della nostra esistenza più o meno meditate sono alla base dei nostri successi o insuccessi. Nemmeno pensieri positivi, parole incoraggianti nel compiere una impresa individuale qualsiasi, appaiono strumenti sufficienti per superare la mancanza di certezza per quanto riguarda gli esiti che una cosa può avere. In tal senso è sicuro che il nostro cammino è determinato da ciò che noi riusciamo a fare e che le nostre azioni sono alla fine dettate dalla nostra esperienza. Eppure proprio per questo l’uomo persevera nella continua ricerca di provare quanto meno a ridurre al minimo l’incertezza dei futuri sviluppi della sua esistenza. Pur spingendosi ad ottenere un livello maggiore di consapevolezza della vita , non potrà mai raggiungere una conoscenza assoluta del domani. Il sociologo Bauman ha definito "l’incertezza l’habitat naturale della vita, il motore delle attività umane, sfuggirle è il presupposto di una felicità autentica, adeguata e totale".