OLGA MUGNAINI
Cronaca

L’Impressionismo. Arriva a Firenze la pittura della natura

Mostra a Firenze celebra l'Impressionismo normanno con opere di Monet, Renoir e altri maestri. Esposizione al Museo degli Innocenti fino al 4 maggio 2025.

Alain Tapié, curatore della mostra ’Impressionisti in Normandia’ al museo degli Innocenti di Firenze

Alain Tapié, curatore della mostra ’Impressionisti in Normandia’ al museo degli Innocenti di Firenze

E’ la pittura del vento, della bruma, della neve, del mare, del sole che filtra dagli alberi. Della natura. Tutti elementi che nell’atmosfera rarefatta e lattiginosa della Normandia diventavano materia perfetta per quegli artisti che impararono dipingere en plein air. Sono passati 150 anni da quel famoso aprile del 1874 quando 31 artisti rifiutati dal mondo dell’arte accademico e ufficiale decisero di organizzare una mostra rivoluzionaria per l’epoca, nella galleria del fotografo Nadar a Parigi. Tra loro c’erano Monet, Renoir, Degas, Pissarro, Cézanne. Nasceva allora un nuovo movimento artistico, l’Impressionismo, con un’espressione dispregiativa che il giornalista Louis Leroy aveva usato su "Le Charivari", pubblicando un articolo ferocemente critico, prendendo spunto proprio da un dipinto di Monet, “Impressione, levar del sole” del 1872. Sta di fatto che da movimento parigino quel modo di far pittura diventò una sorta di rivoluzione artistica europea.

Dopo un secolo e mezzo da quella prima mostra nella Ville Lumière, arriva a Firenze al Museo degli Innocenti l’esposizione “Impressionisti in Normandia”, da oggi al 4 maggio 2025, con oltre 70 opere realizzate dagli artisti più celebri: Monet, Bonnard, Boudine, Corot, Courbet, Villon, Renoir, Delacroix, e altri meno noti ma comunque significativi e suggestivi.

Curata da Alain Tapié, la rassegna sottolinea l’irresistibile attrazione che i pittori subirono per la regione francese divenuta una meta irrinunciabile per dipingere i suoi paesaggi.

Tra i prestiti eccezionali c’è il dipinto “Ninfee rosa” di Claude Monet, dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. E’ un’opera iconica della ‘prima serie’ di 8 ninfee che l’artista dipinse; e senza dubbio una delle immagini più emblematiche dell’Impressionismo, che raccoglie in sè quella ricerca che Monet ha realizzato nel suo giardino di Giverny, dove la sua pittura en plein air evolve fino a divenire quasi liquida e priva di dettagli, in cui la verità di un paesaggio è l’impressione che resta nella mente.

La mostra è incentrata soprattutto sul patrimonio della Collezione Peindre en Normandie, tra le collezioni più rappresentative del periodo impressionista, affiancata da prestiti del Musée d’art moderne di Le Havre e da collezioni private e ripercorre le tappe salienti della corrente artistica. Opere come “Falesie a Dieppe” (1834) di Delacroix, “La spiaggia a Trouville” (1865) di Courbet, “Fécamp” (1881) di Monet, “Tramonto, veduta di Guernesey” (1893) di Renoir, raccontano gli scambi, i confronti e le collaborazioni tra i più grandi artisti dell’epoca.

Furono gli acquarellisti inglesi come Turner e Parkes, trasmisero la loro capacità di tradurre la verità e la vitalità naturale ai pittori francesi. Luoghi come Dieppe, l’estuario della Senna, Le Havre, la spiaggia di Trouville, il litorale da Honfleur a Deauville, il porto di Fécamp, diventano così fonte di espressioni artistiche di grande potenza.

L’esposizione è prodotta e organizzata da Arthemisia, al fianco del Museo degli Innocenti con Cristoforo, in collaborazione con Collezione Peindre en Normandie e Bridgeconsultingpro.