BIANCASTELLA
Cronaca

L’imprenditrice Carolina Amari Genio dell’800

Biancastella

Antonino

Nata a Firenze

nel 1866, Carolina Amari fu non solo la più grande "artista dell’ago e dei fuselli", ma anche una imprenditrice illuminata che, sicuramente avanti rispetto

al suo tempo, diede alla sua attività una valenza educativa

e filantropica.

Era figlia di un noto storico e accademico, Michele Amari, che era stato ministro della Pubblica Istruzione, e, grazie a lui, aveva ricevuto un ottimo livello di istruzione umanistica. La sua passione, ereditata dalla madre, era, però, l’arte

del disegno che applicava

con rara manualità al ricamo

e al merletto. Nella sua casa, villa Concezione, sulle colline di Trespiano, dove una lapide coperta dalla polvere e dall’incuria ricorda ancora il nome della sua illustre famiglia, creò un vero e proprio laboratorio di ricamo al quale accedevano, per imparare quest’arte antica e farne il loro lavoro, le ragazze più povere del quartiere. Facile immaginare il successo

di questa scuola in cui si formavano delle giovani operaie brave nel lavoro artigianale ma educate anche al gusto per il bello e Carolina acquisì una tale fama che nel 1899 fu chiamata a riorganizzare la Scuola professionale Ginori Conti

della sua Firenze e a dirigere alcune già note scuole di ricamo. Nel 1903 fondò,

con altre nobildonne,

la Cooperativa Industrie Femminili Italiane, un’impresa curata e gestita quasi totalmente da donne, con lo scopo di dare un respiro internazionale, oltreché una valida promozione commerciale, ai prodotti femminili italiani. La piccola, esile signora dei merletti dal carattere forte e tenace, riuscì pienamente in questo intento e dall’altro capo dell’oceano, a New York, fondò nel 1905 la Scuola di ricamo e merletto a favore delle emigrate italiane che nel 1908 ottenne, per i suoi meriti sociali, il patronato della Regina Margherita. Carolina morì nel 1942 ed è sepolta a Roma. Chissà se la targa di Villa Concezione è stata ripulita, quando la città di Firenze l’ha finalmente ricordata nell’ultimo 8 marzo.