REDAZIONE FIRENZE

Lgbt+ a scuola, "il progetto per approfondire, non per indottrinare"

La giunta di Figline difende l’iniziativa "Love Lab+" e replica alla consigliera Tozzi.

Sindaco e assessore all’istruzione di Figline Incisa rispondono duramente alle critiche del consigliere regionale Elisa Tozzi (FdI) sugli incontri "Love Lab+": la seconda edizione del progetto sull’affettività e la sessualità nelle scuole superiori del territorio, prevede anche un modulo dedicato alle tematiche Lgbt+. Secondo Tozzi "è un approccio deleterio e una strumentalizzazione della scuola" che fa passare una "società fluida come la normalità".

"La consigliera – replicano Giulia Mugnai e Francesca Farini - confonde ’approfondire’ e ’conoscere’ con ’indottrinare’. Non comprendiamo, infatti, quale sia il problema di aver coinvolto professionisti di vari settori come psicologi e psicoterapeuti, medici, avvocati, esperti del mondo digital e formatori esperti nell’educazione con i ragazzi, in un percorso di approfondimento su questi e altri temi, tra cui la disforia di genere che, specie negli adolescenti e nei preadolescenti, spesso è causa di profondo malessere e disagio giovanile". Il mondo "che tanto spaventa Tozzi – sottolineano i due -, esiste già e da sempre: sta a noi adulti e alle istituzioni, scegliere se lasciare che i ragazzi continuino a sentirsi ’sbagliati’ quando non si conformano agli standard di ’normalità’ socialmente accettati oppure guidarli a comprendere meglio ciò che li circonda, per guadagnare nuovi spazi di libertà".

Manuela Plastina