L’eguaglianza nella scelta del cognome

Roberto

Visciola *

L’antica locuzione latina mater semper certa est non è mai stata messa in discussione, sebbene poi al figlio venisse da sempre attribuito per legge in automatico il solo cognome del pater incertus. Questa regola tradizionale è stata messa recentemente al bando dalla pronuncia della Corte Costituzionale che, in tema di attribuzione di cognomi, ha ritenuto discriminatoria la norma che attribuisce automaticamente il cognome del padre, dovendo i genitori, in base al principio di eguaglianza, poter decidere quale cognome attribuire al figlio. La regola diventa che il figlio assume il cognome di entrambi i genitori nell’ordine dai medesimi concordato, salvo che decidano, di comune accordo, di attribuire soltanto il cognome di uno dei due. Potrà il figlio avere il solo cognome paterno, entrambi i cognomi, nell’ordine stabilito dai genitori, o solo il materno, quindi con mater certissima. Nella mia attività professionale ho già prestato assistenza a persone nella sostituzione del cognome paterno con quello materno, potendosi da sempre procedere al cambiamento di cognome, seppure dietro specifiche motivazioni e previo consenso dei genitori. Alla luce della sentenza della Corte, in futuro, i genitori potranno esser chiamati ad acconsentire al cambiamento di quel cognome da essi stessi voluto – e non imposto per legge – rinnegando quindi la scelta che gli stessi avevano fatto all’atto della nascita del figlio. Sarà comunque compito del legislatore chiarire tutti i vari aspetti lasciati scoperti dalla pronuncia della Corte Costituzionale.

* avvocato Cassazionista

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