
Il cartello Lego in via dei Calzaiuoli
Firenze, 19 aprile 2022 - I leggendari mattoncini che hanno fatto parte dell’infanzia di ogni bambino ma anche del divertimento di tanti adulti, stanno per colorare Firenze. Dopo l'appuntamento annuale al TuscanyHall con Bricks in Florence, la mostra di enorme successo al Museo degli Innocenti "I love Lego" (che ha raccolto 30mila visitatori), ecco che in via Calzaiuoli, a due passi dal Duomo e da Ponte Vecchio, aprirà il primo negozio ufficiale. Il tempo passano, ma i Lego restano, è proprio il caso di dirlo.
Così proprio lì dove per anni c’è stato lo store Disney, che ha deciso di chiudere i battenti e di puntare sulle potenzialità del web, arriverà la leggendaria azienda di giocattoli la cui gestione in Italia, Spagna, Francia e Portogallo fa capo al gruppo di Antonio Percassi, presidente dell’Atalanta e che gestisce anche gli store di Kiko, Gucci, Starbucks, Victoria's Secret. Quello fiorentino, di prossima apertura, sarà il 27esimo store in Italia.
Intanto, in città la curiosità è tanta: chi passeggia in via dei Calzaiuoli non può non fermarsi davanti al pannello di mattoncini multicolori che strizza l'occhio con un saluto in bianco e nero ai fiorentini e ai turisti: “Ciao Firenze” si legge sotto il brand, il cui nome non è altro che l’abbreviazione di due parole della lingua danese, leg godt. Il significato delle due parole è giocare bene, che rispecchiano la filosofia dell’azienda. Insomma, i mattoncini “prodigiosi” che hanno fatto parte dell’infanzia di ognuno di noi e che ogni anno fanno giocare oltre 100 milioni di persone, stanno per sbarcare anche nella città gigliata per dialogare con i più piccoli ma anche con i più adulti.
E pensare che era il gennaio del 1958 quando l'azienda danese iniziò a produrre i mattoncini così come li conosciamo oggi. La Lego, in realtà, fondata nel 1932, iniziò a fabbricarli nel 1949 ma ci vollero nove anni per arrivare al prodotto definitivo, diventato con gli anni uno dei giochi più conosciuti al mondo.
Un modello è anche terapia per grandi e piccini. In particolare per i bambini con disturbi dello spettro autistico o disturbi correlati di comunicazione sociale e ansia. In diverse aziende i mattoncini colorati vengono utilizzati per aiutare il dialogo, così come la concentrazione, la risoluzione di problemi e facilitare il lavoro di squadra.