di Fabrizio Morviducci
La coop di Legnaia si divide in due. La sede di via Villamagna resta nelle mani dei lavoratori, quella di via di Sollicciano sarà gestita dal pool di imprese composto dall’azienda Mati di Pistoia, dalla pesciatina Flora Toscana e dal colosso milanese del gardening Viridea. Questo è il primo esito ufficiale dell’asta. Ma non è l’ultimo. "Non ci è stato permesso di esercitare il nostro diritto alla prelazione", dicono infatti i lavoratori che il 3 maggio avevano costituito la cooperativa Parco dell’Oltre Greve e con questa pareggiato l’offerta presentata dal pool meneghino-pistoiese. Non è stata accettata, per una valutazione del pool di liquidatori che loro non condividono, e per questo stanno valutando di presentare ricorso. Riscontro positivo invece hanno avuto per quanto riguarda il punto vendita di via Villamagna: in questo caso i lavoratori sono risultati vincitori dopo aver esercitato il diritto di prelazione sull’offerta del gruppo Mennuti (altro gruppo che si occupa di gardening e di cibo per animali da affezione) da 770.000 euro.
Ma perché sono stati respinti proprio sull’offerta principale? Secondo i lavoratori, assistiti in questa ‘avventura’ dalla Cica, il Consorzio interprovinciale delle Cooperative agricole di Bologna, sarebbero stati proprio i requisiti del bando a non essere in linea con la possibilità da parte dei lavoratori di esercitare la prelazione. Dei cinque milioni fissati nel lotto, il bando prevedeva il deposito di 2 milioni a titolo di cauzione, il versamento del 40% entri i 10 giorni e il saldo entro il 12 maggio. "E’ stata la vittoria del capitale sul lavoro – raccontano – ora aspettiamo il verbale dell’assegnazione e poi decideremo cosa fare".
E’ andata invece deserta l’asta per quanto riguarda il punto vendita di Borgo San Lorenzo e i terreni della vecchia sede di Sollicciano, che però potrebbero interessare a diversi compratori visto che in questi giorni non sono mancati sopralluoghi anche da parte di imprenditori. Tra questi ci sarebbero alcuni dei vecchi consiglieri della cooperativa. Intanto però, mentre gli ex lavoratori stanno pensando al da farsi, Mati, Flora Toscana e Viridea hanno presentato le loro idee per rilanciare Legnaia. "Non abbiamo intenzione – si legge in una nota degli aggiudicatari – di stravolgere quanto fatto fino ad ora ma solo implementare, migliorare, ammodernare ed arricchire quanto proposto, con un progetto industriale che punta a mantenere e rilanciare lo storico marchio di "Legnaia". La previsione è quella di un percorso che verosimilmente dovrà durare circa 24 mesi, con importanti investimenti che riguarderanno lo strumento immobiliare, le attrezzature, gli strumenti informatici, il layout degli spazi, l’organizzazione, i ruoli e la preparazione del personale, garantendo gli attuali livelli occupazionali e il servizio alla cittadinanza.