Lee Byung-hun, star del cinema coreano, ospite al Florence Korea Film Fest di Firenze: una giornata tra successi e saggezza

La star del cinema coreano Lee Byung-hun è ospite al Florence Korea Film Fest a Firenze, dove racconta della sua carriera e riceve un premio. Parla della sua passione per la recitazione e dei successi internazionali come Squid Game. Condivide aneddoti sul set e consigli per i giovani attori.

Lee Byung-hun, attore di «Squid Game», «Bittersweet life», «Concrete Utopia», ospite quest’anno del «Korea film fest». Oggi alle 15, masterclass e premi

FIRENZE

La star del cinema coreano, Lee Byung-hun, attore in oltre 20 film e protagonista di serie tv di successo come Squid Game, è ospite al 22° Florence Korea Film Fest, festival che presenta il meglio della cinematografia della Corea del sud, oggi al cinema La Compagnia di Firenze per una giornata di eventi. Si parte alle 15 con la masterclass ’Il ragazzo che sognava il West’, dove l’attore racconterà dei suoi successi e della sua carriera e sarà premiato dal Comune di Firenze dalla vicesindaca e assessora alla cultura Alessia Bettini. Si prosegue alle 20 con il film ’Bittersweet Life’.

Ieri mattina, sempre al cinema La Compagnia, l’attore coreano ha raccontato qualche pillola della sua vita artistica, partendo in primis da cosa per lui è la recitazione. "Prima di tutto è il mio mestiere, ma credo che tra personaggio e persona debba esserci una relazione organica in cui - e poi continua raccontando un suo difficile momento - recitare mi ha salvato. Tutti nella vita soffriamo, io ho avuto un momento in cui bevevo molto alcol e respiravo a fatica. Un giorno sono dovuto tornare sul set e mi ricordo quella camminata come la più faticosa di sempre. Poi roll, camera e ciak: mi è sembrato di tornare a respirare dopo tanto tempo". ’Concrete Utopia’ è un film, come Squid Game, dove si affronta il tema delle lotta tra classi. "I successo globale di queste serie e film – dice – credo dipenda dal fatto che questo tema sia condiviso in tutto il mondo, che non abbia confini", racconta il Frontman di Squid Game.

Un successo, quello di Lee Byung-hun che ha fatto il giro del globo: dalla Corea a Hollywood. "Ricordo con molto piacere il set di ’Magnifici Sette’: intorno a me c’erano solo foreste, la temperatura arrivava a 40 gradi e l’umidità oltre il 90% - continua l’attore - c’erano persone addette a tenere sotto controllo coccodrilli e serpenti". Ma c’è anche un collega che ricorda con affetto. "Sì, Chris Pratt. Durante la pausa pranzo andava via. Andava a pescare nei ruscelli e quello che trovava lo faceva cucinare allo chef". E infine la saggezza di un padre e di un attore avviato "Bisogna essere prudenti nel dare consigli. Credo che la cosa più difficile del nostro mestiere sia aspettare. Attendere il giusto film. Molti ragazzi pensano che quell’attessa sia tempo perso. Ci tengo a dire loro che non è così. Per niente".

Linda Coscetti