Le nuove regole del volontariato. La Misericordia nel terzo millennio fra tradizione e modernità

Tutte le associazioni che svolgono servizi sanitari sono entrate a far parte del Registro unico nazionale. Ciò comporta di rivedere statuti e regolamenti, anche per un sodalizio che ha quasi 8 secoli.

Le nuove regole del volontariato. La Misericordia nel terzo millennio fra tradizione e modernità

Le nuove regole del volontariato. La Misericordia nel terzo millennio fra tradizione e modernità

Sono passati quasi otto secoli dalla sua nascita, ma questo non fa della Misericordia di Firenze un ente diverso dagli altri, se non per il fatto di essere il primo esempio al mondo di volontariato organizzato di ispirazione cristiana e un porto sicuro, ancora oggi, per quanti hanno bisogno di un’ambulanza, di un sostegno alimentare, di una persona amica al capezzale di un infermo, spesso solo e immobilizzato a letto. Le sue Costituzioni, come quelle di tutte le altre onlus che hanno aderito al Registro unico nazionale del terzo settore, devono quindi essere adeguate alla normativa, "secondo il mutare delle esigenze della società" come recita l’attuale statuto del sodalizio, peraltro già aggiornato più volte nel corso dei secoli. Entro i termini di legge, la Misericordia dovrà come tutte le altre associazioni di volontariato, che svolgono servizio sanitario accreditato dalla Regione, aggiornare le sue Costituzioni.

La Venerabile Arciconfraternita ci sta lavorando da tempo. La materia è delicata perché affonda le sue radici nelle Costituzioni della Repubblica fiorentina, alla metà del ’500, e come tutte le fasi di passaggio suscita curiosità e timori fra i confratelli e le consorelle. Ora, dai primi elementi raccolti, pare di capire che le tradizioni e, quello che più conta, l’ispirazione cristiana del sodalizio, di cui è capo di guardia di diritto l’arcivescovo, nella sostanza non cambieranno di molto. Certo, probabilmente l’attuale suddivisione fra capi di guardia Artisti, Nobili e Sacerdoti, a loro volta divisi in ecclesiastici e prelati, sarà definita in modo diverso, ma gli organismi di governo e rappresentativi funzioneranno nella forma del Magistrato, che ha compiti di Cda, e dell’assemblea, che continuerà a chiamarsi Corpo generale.

La Misericordia, con i suoi oltre 1.500 volontari, i suoi dipendenti e le sue imprese sociali come gli ambulatori, la rsa di Villa Laura e la residenza per anziani Il Bobolino, svolgerà sempre i suoi servizi di carità, sarà presente sul territorio con i punti di emergenza territoriale in convenzione con il 118 e ad assistere i fiorentini come fa da otto secoli a questa parte, rispondendo loro “Dio ve ne renda merito“ per aver avuto l’occasione di fare carità. Il resto, oltre le mura di piazza del Duomo, interessa poco.

R.C.