Le Misericordie fiorentine: "Costi alle stelle, rimborsi troppo bassi"

Rimborsi insufficienti a coprire le spese, volontari che scarseggiano, oneri sempre più impegnativi a causa del Covid, ma ancor più della burocrazia. Sono tante le difficoltà che le associazioni si trovano ad affrontare in questo periodo. Problemi che hanno da tempo spinto le Misericordie a protestare, chiedendo un intervento della Regione. Nei giorni scorsi è stata la volta della Venerabile Arciconfraternita di Firenze, nata nel 1244, il cui provveditore, Nicolò d’Afflitto, ha spiegato come la gestione dei servizi di trasporto sanitario e sociale sia ormai economicamente insostenibile, annunciato lo stop, da ottobre, al servizio notturno di emergenza. Ma a essere in difficoltà sono in molti.

"Occorre una rinegoziazione dei rimborsi Ausl – spiega Alberto Locchi, presidente della Misericordia di Campo di Marte e referente per l’area fiorentina – considerando che in Lombardia sono il triplo. Non abbiamo intenzione di bloccare i servizi, ma andare avanti così non è pensabile. Oltretutto le pretese sono sempre maggiori, anche nei confronti dei volontari". "I rimborsi della Regione sono fermi da anni – prosegue Sandro Biagiotti, governatore della Misericordia di Sesto Fiorentino - mentre le difficoltà aumentano. Per esempio, la diminuzione di volontari, soprattutto nel periodo estivo, ci costringe a ricorrere a dipendenti, facendo lievitare i costi. Occorre portare avanti una trattativa con la Regione per far capire che così non possiamo continuare".

Stesse difficoltà alla Misericordia di Quinto, sempre a Sesto Fiorentino. "I rimborsi sono sempre più carenti – spiega il governatore Stefano Trallori – soprattutto se confrontati ai costi, che aumentano. Per la notte spesso dobbiamo chiamare i dipendenti con costi importanti". A questi problemi si sono aggiunti, recentemente, la riduzione dei medici sull’ambulanza (messi a disposizione dalla Ausl) e la loro sostituzione con gli infermieri (sempre Ausl) che però scarseggiano e chiedono nuove assunzioni.

Lisa Ciardi