REDAZIONE FIRENZE

"Le leggi oggi ci sono. Dobbiamo attuarle"

L’appello delle senatrice Valente (Pd): "Ora i decreti"

"Le leggi oggi ci sono. Dobbiamo attuarle"

Un lungo e corposo seminario, in vista della giornata di sabato 25, a Palazzo Vecchio, sull’attuazione del patto dei comuni per la parità e contro la violenza di genere. Un’occasione di confronto partita inevitabilmente dall’ultimo, ennesimo, femminicidio, con l’obiettivo di stimolare azioni concrete dalle parole, che in questo periodo dell’anno puntualmente non mancano. "Il senso ultimo è di analizzare le nuove prospettive educative e culturali di sensibilizzazione e governance" ha esordito l’assessora Benedetta Albanese, che ha avuto il compito, insieme alla collega Sara Funaro, a Donata Bianchi presidente della Commissione 7 e alla professoressa Vanna Boffo dell’Università di Firenze, di fare gli onori di casa. La tematica è stata poi analizzata dai vari punti di vista, solleticando riflessioni a tutto tondo.

Al centro del dibattito, il ruolo delle associazioni e della rete assistenziale (Cav, Cuav) nel contrasto e prevenzione del fenome, con Elena Baragli, presidente associazione Artemisia e Isabella Mancini, presidente di Nosotras Onlus. Focus anche sulla presa in carico dei maltrattanti, con Rossano Bisciglia, del Cam di Firenze. Agli uomini si sono rivolti anche Andrea Bagni ed Eros Cruccolini del Comitato civico “Impariamo a dire noi“. Si è parlato di educazione con Irene Biemmi, docente di Pedagogia di genere dell’Ateneo fiorentino; di sensibilizzazione sui territori con David Dragoni dell’Università di Bologna; del ruolo della commissione Pari Opportunità regionale con Francesca Torricelli. E poi ancora, del codice rosa con Paola Martini, ostetrica Ausl Toscana Centro; della violenza nel mondo del lavoro con Cristina Moschini e Matteo Mammini di “Insieme per le professioni“, fino alle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil. Ospite d’eccezione, la senatrice Valeria Valente (Pd): "Le leggi ci sono, ma mancano i decreti attuativi. Vengono utilizzate poco le misure di prevenzione, i braccialetti elettronici. E le leggi, da sole, non bastano - ha dichiarato Valente - Siamo molto indietro, come società, sulla lettura corretta del fenomeno, facciamo fatica ancora ad ascoltare le donne, spesso colpevolizzate. Viviamo in un Paese in cui si pensa ancora che se una donna subisce violenza, se l’è un po’ cercata".

Teresa Scarcella