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Le due facce del Boschetto La ‘parte bassa’ chiede aiuto "Ma in due mesi via ai lavori"

Il Comune ha varato un piano per il restyling del parco di Villa Strozzi da 750mila euro. La proprietà parrocchiale però resta ancora senza un bar e un luogo di incontro: ecco le novità. .

Le due facce del Boschetto La ‘parte bassa’ chiede aiuto "Ma in due mesi via ai lavori"

di Carlo Casini

Era il 21 maggio quando lo storico circolo Mcl il Boschetto ha tirato giù la saracinesca. Dopo quasi 70 anni di gestione dell’associazione, non è stato rinnovato il contratto di comodato d’uso dei locali, di proprietà della parrocchia di Monticelli. La parrocchia imputò il motivo alla necessità di adeguare l’impianto elettrico e sanare irregolarità edilizie, ma dichiarò che il circolo sarebbe stato riaperto a breve sotto un nuovo soggetto che avrebbe visto la partecipazione anche della Caritas parrocchiale e del Centro sportivo italiano. Un processo nel quale "vogliamo coinvolgere tutti" annunciò la referente della Caritas parrocchiale a Toscana Oggi pochi giorni prima della chiusura.

Ma a due mesi e mezzo, il Boschetto rimane chiuso, gli arredi distrutti e smaltiti in fretta e furia, il giardino spoglio di quel palco che ha ospitato tanti concerti e conferenze e nulla è stato reso noto nonostante le tante domande del rione. Perché il Boschetto non era solo spazio aggregativo e culturale, ma anche presidio importante per l’attiguo parco la cui parte su via di Soffiano è di proprietà della parrocchia ed è stata gestita dai volontari del circolo: adesso sta mostrando i primi segnali di abbandono. Immediate le proteste, perché questo spicchio di Monticelli, con i suoi impianti ricreativi, è un simbolo: quando nel Dopoguerra questa prima campagna diventava periferia, fu strappata alla cementificazione da monsignor Antonio Sani, allora parroco: una lotta che portò avanti insieme a "Bargellini, all’epoca assessore e di lì a qualche anno sindaco, e il cardinale Dalla Costa – ricordava il presidente del Crc il Boschetto Enrico Nencioni il giorno dell’intitolazione al prelato del viale – Tanto il parroco si impegnò per questo acquisto che riuscì a ottenere dal Papa sette milioni di lire per comprare il terreno. La restante parte fu acquistata, successivamente dal Comune".

Quella molto più ampia parte del parco di Villa Strozzi di proprietà comunale cui sabato è stato dato annuncio di un piano di restauro per un investimento di ben 750mila euro. Ma a gridare aiuto oggi è la parte bassa: senza un bar per i bagni, per la merenda dei bambini, come presidio di sicurezza serale, quest’estate è stata molto meno vissuta dalle famiglie e si denuncia la comparsa di qualche personaggio losco. Ma don Darek rassicura: "I lavori dovrebbero cominciare a settembre, ho chiesto tre preventivi per l’impianto elettrico". A gestire, "per ora sarà la parrocchia, poi si vedrà".