LINDA COSCETTI
Cronaca

Le città invisibili di Calvino. Ugo De Vita in scena al Puccini. Uno spettacolo di voce e parola

Domani a cura della Onlus "In cerca di Alice", con le musiche di Sernesi

Un viaggio, quello di Marco Polo attraverso le città di Kublai e Khan. Tramite questi racconti Italo Calvino nel suo celebre testo pone molte riflessioni sul mondo e sulle possibilità che abbiamo di viverci dentro e scamparne. Domani, alle 21, Ugo De Vita porta in scena al Teatro Puccini una drammaturgia di parola tratta dal noto scritto di Calvino, in prima nazionale. La produzione dello spettacolo è a cura di "In cerca di Alice" di teatro Onlus, con Maurizio Brunetti (Kublai Khan) e Giulia Romolini (La donna), mentre al violoncello Andrea Sernesi. I due protagonisti, personaggi del romanzo, Marco Polo e l’imperatore dei Mongoli Kublai Khan con due personaggi di fantasia. Il servo erede degli zanni, castigato a guardare le ’cose come le cose sono’ e il femminile che si veste di abiti diversi e riprende dalle città senso del luogo e forma.

Le storie nel dialogo, ora frenetico e vibrante, ora compassato e sarcastico, si intrecciano, ricordate e dimenticate tra presente passato, e futuro, reale e fantastico, alternando un linguaggio poetico, ad uno discorrere scarno e quotidiano. Un racconto di viaggio, la ’cronaca’ di eventi che inesorabilmente riportano al senso della costruzione e la de-costruzione. Un racconto attraverso le città invisibili come simboli della realtà.

La grande incisività del testo è dovuta al fatto che le città visitate da Marco Polo, narratore dell’opera, sono sì invisibili, nate dall’immaginazione dello scrittore senza corrispondenza a luoghi concreti, ma non per questo meno reali. In forti suggestioni uditive, linguaggio poetico e ironico che narra viaggi compiuti e da compiere, immaginati e sognati. "Senza tempo - disse Calvino - il luogo dove coesistono le paure e la ricerca della libertà non può che risultare ’invisibile’ agli occhi". Spettacolo di voce e parola, sproloquio a tratti della vita e la sua precarietà, insieme resilienza e denuncia, che esprime fragilità e caducità della esperienza umana.

Ugo De Vita, attore, scrittore e doppiatore italiano, È considerato la più grande voce del teatro civile italiano, ha infatti portato sulle scene le tragiche storie, tra gli altri, di Welby, Bianzino, Coco, Stefano Cucchi, Marco Vannini e per ultimo, nel 2021, di Niccolò Ciatti. La biglietteria è aperta ogni giovedì, venerdì e sabato dalle ore 16 alle ore 19 e un’ora prima dell’inizio dello spettacolo. Biglietti in vendita nel circuito regionale Box Office/Ticketone. Acquisto online su www.teatropuccini.it Per info: 055.362067 – 055.210804.