REDAZIONE FIRENZE

Le case di Tommasino ora sono diventate 23 L’ultima è al Poggetto

Gli appartamenti vengono utilizzati dalle famiglie coi figli al Meyer. La realizzazione più recente col sostegno del Gruppo Menarini

Una casa accogliente per ospitare, del tutto gratuitamente, le famiglie dei piccoli pazienti costretti ad affrontare la dura battaglia contro il cancro. È stata inaugurata ieri mattina in via Leoncini al Poggetto la 23ª Casa Accoglienza Tommasino, realizzata grazie al sostegno del Gruppo Menarini. Tommaso Bacciotti avrebbe compiuto il prossimo mese 23 anni. Purtroppo, una rara forma di tumore cerebrale l’ha strappato alla vita quando aveva solo due anni. Da quel momento, i suoi genitori Paolo e Barbara hanno investito tutte le loro energie sia per sostenere - tramite la Fondazione Tommasino Bacciotti, che festeggia i suoi primi 20 anni, - progetti di ricerca medico-scientifica che per venire incontro alle famiglie che, come loro, devono affrontare un simile calvario. Ecco che dal 2010 sono nate le Case Tommasino dove, in modo del tutto gratuito, i parenti dei piccoli pazienti oncologici possono trascorrere il periodo delle lunghe degenze necessarie per affrontare le cure. Per i successivi controlli, poi, la Fondazione, che opera a strettissimo contatto col Meyer, continua a supportare le famiglie offrendo ospitalità in alberghi e B&B. Nel 2019, sono state 140 le famiglie che hanno soggiornato negli appartamenti Tommasino. "Qui i bambini sono circondati dall’amore dei propri cari e possono vivere in un ambiente il più possibile simile a quello della propria casa - dice Paolo Bacciotti - Non finiremo mai di ringraziare Menarini, che continua a credere fortemente nel nostro progetto".

"In questo anno così difficile - ha aggiunto, - il nostro lavoro non si è mai fermato. Il tumore nei bambini non può certo aspettare". "Le cure oncologiche hanno fatto passi in avanti straordinari: in Italia un milione di persone sono vive grazie alla ricerca farmaceutica in questo campo - hanno detto Lucia ed Alberto Giovanni Aleotti, azionisti e membri del Board di Menarini – È importante, però, non abbassare la guardia, e continuare nei percorsi di diagnosi e cura anche in questo periodo di Covid". Oltre ad accogliere i piccoli ammalati di tumore, la Fondazione Bacciotti assicura nel post ricovero anche percorsi di sostegno psicologico e di ludoterapia.

Elettra Gullè