
"Se si vuol fare un salto di qualità, in grado di dare maggiore sicurezza alle produzioni, il Mugello non può essere soltanto il conferitore del latte". Parte da qui il ragionamento dell’assessore all’agricoltura dell’Unione dei Comuni del Mugello, Federico Ignesti, a proposito delle recenti polemiche dopo il cambio di proprietà della Mukki (con l’acquisizione della maggioranza da parte di Newlat del gruppo Mastrolia) e i 3 centesimi e mezzo in meno del prezzo del latte pagato ai produttori.
"E’ urgente – dice il sindaco di Scarperia San Piero – aprire un confronto tra nuova proprietà, istituzioni, territorio e produzione sul tema la valorizzazione del nostro latte: perché il latte del Mugello non può avere lo stesso valore di quello che viene da allevamenti intensivi del nord: ha caratteristiche qualitative diverse, anche sotto l’aspetto del benessere animale, le nostre mucche bevono l’acqua imbottigliata dalla Panna, pascolano in un ambiente salubre, in larga parte biologico. Ed è un valore aggiunto importante, che non può essere riconosciuto solo con le premialità ma va considerato una base imprescindibile". Ignesti avanza una proposta: "Ha senso discutere periodicamente di 2 centesimi in più o in meno per il prezzo del latte? Sarebbe invece l’ora che si pensasse in Mugello a un progetto industriale di trasformazione del prodotto, che dia più ampie garanzie e remunerazione ai produttori. Dovrebbe essere la Centrale del latte stessa – dettaglia l’assessore – a mettere il cappello su questo progetto, acquisendo e utilizzando una struttura che già esiste, il caseificio del Forteto. Un impianto costruito solo pochi anni fa, che ha le potenzialità necessarie". Ignesti è consapevole che le difficoltà non mancano. C’è da capire la strategia della nuova proprietà: "Rispetto alle nostre sollecitazioni – nota Ignesti – Mastrolia finora ci ha ignorato". Ma anche i produttori non sono uniti: "Le cooperative di conferimento dovrebbero far fronte comune con le istituzioni, e non chiamarci solo quando ci sono difficoltà e cala il prezzo del latte. Avevamo suggerito, nella fase di trattativa, di chiedere il tavolo istituzionale ma non lo hanno fatto con la chiarezza necessaria".
Il Mugello poi chiede più attenzione a Firenze: "Nardella venne a Borgo San Lorenzo, alla stalla della Sereni, qualche anno fa. Lo invito a tornare, per incontrare amministratori e produttori e concordare una strategia comune. Il comparto mugellano del latte è un’eccellenza della Città metropolitana".
Paolo Guidotti