"Lasciamo in dote la cultura di buona ricerca" Il saluto della ministro Messa al Polo di Sesto

"Questa struttura è famosa". E l’espansione della struttura. è ancora in corso: "Pronti. a partire con i lavori per Agraria"

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Cinque dipartimenti universitari per 34 corsi di laurea e sette dottorati, con una platea potenziale di oltre 3500 studenti e centinaia di docenti, ricercatori impegnati ogni giorno. Un polo d’eccellenza il campus scientifico-tecnologico di Sesto che, ieri, è stato visitato dal ministro dell’Università Maria Cristina Messa (nella foto a destra, con la rettrice). Accolta dal rettore Alessandra Petrucci, dall’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti e dal vicesindaco sestese Claudia Pecchioli, Messa ha incontrato i direttori dei dipartimenti, centri e istituti, ascoltando la presentazione del Cerm (Centro di ricerca di Risonanze Magnetiche) e del Lens (Laboratorio europeo per la spettrografia non lineare) e visitando il laboratorio di tecniche nucleari per l’ambiente e i beni culturali: "Questo campus – ha spiegato il ministro – è un centro molto famoso. Siamo alla conclusione del nostro mandato ma faremo il trasferimento di quello che è ancora in itinere che spero venga continuato: le Università, compreso questo campus, hanno potuto accedere non solo ai fondi di ricerca, ma anche a un bando per l’edilizia che era in finanziaria, molto importante perché permette di avere aule moderne".

La fase di espansione del polo di Sesto fra l’altro non è conclusa: "Innanzitutto – ha sottolineato Petrucci – qui verranno un nuovo dipartimento e la scuola di Agraria, ed è ovvio che abbiamo già fatto richieste per questo insediamento ma anche per altri". I lavori potrebbero prendere il via già l’anno prossimo e concludersi nel 2027. Dal rettore è arrivata anche la notizia, in chiave di caro bollette, della costituzione, già avvenuta, di un gruppo di lavoro dell’Università che dovrà redigere un piano di buone pratiche e cercare di affrontare i provvedimenti che saranno messi in campo.

Sandra Nistri

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