L’ascesa del museo Gamps "Abbiamo bisogno di più spazio"

Il polo paleontologico di Badia sta allargando la sua offerta. Ma servono più ambienti. per nuovi reperti e fossili.

L’ascesa del museo Gamps  "Abbiamo bisogno di più spazio"

L’ascesa del museo Gamps "Abbiamo bisogno di più spazio"

Viene da pensare al fatto che qualcuno si ostini ancora a non volerlo chiamare museo. La verità è che a Badia a Settimo, un’associazione di volontariato ha dato vita a un vero e proprio polo culturale ed espositivo sulla storia della terra. Dove si trovano fossili che vengono studiati da esperti di tutto il mondo. Un polo espositivo che si rinnova continuamente, come nei giorni scorsi, quando è stata inaugurata una nuova vetrina di reperti dei mammiferi terrestri nella sala della biblioteca, o con la nuova sala della ricerca scientifica dove ogni singolo oggetto esposto è presentato nella sua storia, dal ritrovamento allo studio. "Abbiamo sempre più bisogno di spazio – racconta il presidente del Gamps, Simone Casati – per ampliare l’offerta del Museo paleontologico e di scienze della terra del Gamps. Nel tempo la nostra associazione è diventata una realtà dove si fa scienza, grazie anche alla collaborazione con studiosi e docenti universitari. Il museo è un luogo aperto al pubblico che riesce a trasmettere interesse verso le materie trattate". Il Gamps è una realtà importante per il patrimonio culturale di Scandicci, si trova accanto all’abbazia millenaria di Settimo al primo piano della ex scuola elementare. Da sempre la speranza dell’associazione è quella di poter avere più spazi per allestire mostre, fare didattica. In attesa di una definitiva valorizzazione, i volontari continuano ad apportare migliorie alle stanze dove sono esposti fossili e minerali, accessibili a tutti, soprattutto ai bimbi delle scuole che arrivano per capire come era fatta la Toscana nella preistoria.

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