OLGA MUGNAINI
Cronaca

L’appello di Carrai: "Non si può tacere di fronte all’orrore. Venite tutti in piazza"

Il console onorario e l’invito alle 17.30 domenica davanti alla Regione "Nessuno resti neutrale. Dobbiamo annientare il terrorismo". I 5 Stelle indecisi. "Se non andremo, non sarà un segnale di distanza". .

L’appello di Carrai: "Non si può tacere di fronte all’orrore. Venite tutti in piazza"

"Non si può tacere davanti all’orrore che abbiamo visto. Non è il momento di restare neutrali, ma di reagire con convinzione di fronte alle atrocità commesse da Hamas". Il console onorario di Israele a Firenze, Marco Carrai, lancia un appello a partecipare alla manifestazione organizzata per domenica alle 17.30 in piazza Duomo, di fronte alla sede della Regione Toscana: "Faremo una manifestazione aperta a tutti, chiedendo di venire a portare sostegno e supporto a Israele - spiega – perché non si può tacere davanti alla barbarie commesse, che rimandano la memoria ad atti storici che pensavamo di avere ormai alle spalle. Uccisioni, rastrellamenti e decapitazioni di bambini. Ragazzi inermi che stavano ballando e bambini e anziani che stavano dormendo nei loro letti sono stati trucidati e deportati. Non si può essere ignavi di fronte a tutto questo. Che cosa ancora dobbiamo aspettare? Non si tratta dei se, dei ma o del tipo di risposta. Si tratta di annientare il terrorismo".

Corale la risposta, ma non totale. Lo stesso Carrai parla di sostegno bipartisan, con larga parte delle forze politiche e imprenditoriali della città hanno già aderito alla manifestazione. Ma per esempio, i Cinque Stelle per ora non ci saranno. Il capogruppo a Palazzo Vecchio Roberto De Blasi spiega: "Stiamo decidendo se partecipare alla manifestazione di domenica, ma anche se non andremo questo non deve essere interpretato come un segnale di distanza. Quello che è successo è comunque gravissimo". Sulla stessa linea anche le esponenti grilline Irene Galletti e Silvia Noferi.

"L’iniziativa avrà un forte senso politico - prosegue Carrai –. Sono eventi che non possono più prevedere la divisione tra favorevoli e contrari, richiedono un’unanime condanna. Ci sono valori che devono unire tutti. Gaza per colpa di Hamas è un luogo dove non si può ballare, non si può vivere e non si può avere alcun tipo di libertà".

Niente polemiche in un momento come questo. Ma Carrai non può fare a meno di sentirsi sopreso dalle parole dell’ imam di Firenze Izzedin Elzir, che per spiegare la situazione palestinese ha fatto la parodia del gatto stretto all’angolo che alla fine ti graffia. "Non credo che sia un’espressione da utilizzare rispetto a quello che è successo - prosegue il console onorario di Israele – . Qui si parla di assassini che a sangue freddo hanno ucciso persone, sgozzato anziani e bambini. Quanto accaduto non c’entra niente con il popolo palestinese, che è giusto che abbia la sua terra e la sua libertà. Appunto, libertà, perché sotto Hamas c’è solo violenza".