
In alto i danni provocati dai ladri; qui sopra la banda ripresa dalle telecamere
"Ho aperto a Scandicci da quattro anni, ho subìto almeno tre tentativi di furto. Ma stanotte (mercoledì, ndr) abbiamo superato ogni limite". Racconta la sua storia Fabrizio Galletti, titolare di un centro revisioni tra i più noti di Scandicci, sistemato in uno spazio piuttosto grande nella zona industriale.
L’altra notte i ladri sono riusciti a sfondare il portone d’ingresso dell’officina. Hanno usato come ariete una Lancia Y bianca rubata poco lontano. Per arrivare sul posto hanno usato una 500 Abarth di colore azzurro che aveva montato la targa di un’altra vettura rubata. La vettura entra ‘sparata’ nel piazzale. La dinamica dell’assalto dei ladri è inequivocabile: ripresa dalle telecamere a circuito chiuso. La 500 che arriva, seguita dalla Y, i tre malviventi, una probabilmente una donna, che si preparano all’azione. Uno sale sulla utilitaria e comincia a menare fendenti sulla porta fino a quando non cede. Gli altri due che entrano e cercano oggetti di valore. Non c’era granché da rubare. Nel video delle telecamere interne, l’azione dura 40 secondi, un tempo brevissimo trascorso il quale i malviventi se ne vanno con tutte e due le vetture.
"Sono arrivato a Scandicci pensando di potenziare la mia attività – racconta Fabrizio Galletti – ma ho subìto tre tentativi di furto e questa spaccata che mi ha fatto ritrovare l’officina nel caos. Sembra una cosa incredibile, ma a fronte di 180 euro di bottino, hanno provocato un danno da 12mila. Ora siamo in fase di riparazione, ma ho dovuto chiamare una guardia giurata per sorvegliare la zona fin quando non sarà tutto ripristinato. Di certo viene la voglia di mollare tutto. Non è possibile andare avanti in queste condizioni, con gente impunita che fa quello che vuole con spavalderia, sicurezza".
La spaccata al centro revisioni segue di pochi giorni l’analoga azione eseguita ai danni di un’officina nella zona di via Pisana. Il quel caso i ladri avevano notato un’auto di lusso parcheggiata nel piazzale antistante, hanno atteso la sera per sfondare il cancello sempre con un’auto risultata poi rubata. Sono scappati dopo essersi impadroniti della vettura, facendo perdere le proprie tracce. Tutto farebbe pensare che i due colpi siano stati messi a segno da un gruppo di ‘professionisti’ specializzati nel settore.
Fabrizio Morviducci