PIER FRANCESCO NESTI
Cronaca

"L’acqua cheta" al teatro Verdi. Con un lieve tocco drammatico

La Compagnia del Buono da oggi a domenica propone una rivisitazione della commedia di Novelli

"L’acqua cheta" al teatro Verdi. Con un lieve tocco drammatico

"L’acqua cheta" al teatro Verdi. Con un lieve tocco drammatico

Arriveranno al Verdi di Firenze cantando, con tre carrozze e tre fiaccherai. A conferma dell’arte e del genio che li contraddistingue. E’ qui che da oggi a domenica 19 si alzerà il sipario su "L’acqua cheta", la commedia musicale di Augusto Novelli messa in scena dalla Compagnia del Buono e diretta da Sandro Querci. "Qualcosa che non si può spiegare, bisogna solo vedere", ha scritto Querci sulla propria pagina Facebook. Un omaggio inedito per Firenze quello realizzato dal regista e interprete che, insieme ad Alessandro Calonaci, se dovessimo paragonare la compagnia a una squadra di calcio, rappresentano una coppia di attaccanti che si completano a vicenda e che, sempre insieme, abbiamo intervistato.

Da cosa nasce l’idea dello spettacolo?

"Nessuno si era mai addentrato finora nelle pieghe del testo. E, allo stesso tempo, ci siamo chiesti: perché noi fiorentini dobbiamo restare in superficie a differenza di quanto fatto, per esempio, con il teatro napoletano di ‘Natale in casa Cupiello’ in cui gli aspetti più tristi si legano e si mischiano alle risate? Ne è nato uno spettacolo che porta con sé alcune note poetiche e anche drammatiche mai viste".

Sarà una commedia diversa da quella che vediamo a teatro.

"Assolutamente. Tutto questo grazie anche all’impegno di un cast di livello internazionale, mai visto quando si parla dello spettacolo scritto da Novelli". Un cast, ci sia concesso, che ha in voi due le ‘punte di diamante’.

"Ci integriamo a vicenda e lo facciamo divertendoci. E, come abbiamo già avuto modo dire, con tante novità: a partire dalla decisione di non prevedere cantanti lirici, ma di affidarsi ai migliori ‘performer’ di musical e un cast tutto toscano. Da segnalare anche la presenza di ventisette comparse nella memorabile scena della rificolona. Così come porteremo in scena un duetto fra il personaggio di Stinchi e quello di Duilia, la moglie defunta, sarà una scena poetica, emozionante e drammatica".

In attesa che si alzi il sipario al Verdi, cosa devono aspettarsi gli spettatori?

"Il testo di Novelli è stato analizzato in profondità, soffermandosi sulle radici classiche a partire dal teatro greco. Il risultato è un affresco unico su uno spirito quasi perduto e che questa ‘operazione’ riporta alle origini per farlo scoprire anche alle generazioni più giovani".