STEFANO BROGIONI
Cronaca

L’accusa: intascò i soldi dei Comuni Montani. In appello chiesti 15 giorni di sconto per Giurlani

La procura generale ha chiesto una parziale riforma della condanna per l’ex sindaco di Pescia Oreste Giurlani. Ma, a conti...

La procura generale ha chiesto una parziale riforma della condanna per l’ex sindaco di Pescia Oreste Giurlani. Ma, a conti...

La procura generale ha chiesto una parziale riforma della condanna per l’ex sindaco di Pescia Oreste Giurlani. Ma, a conti...

La procura generale ha chiesto una parziale riforma della condanna per l’ex sindaco di Pescia Oreste Giurlani. Ma, a conti fatti, con uno ’sconto’ di 15 giorni per la cancellazione del reato dell’abuso d’ufficio e una rideterminazione delle somme da confiscare alla luce di una decurtazione di 68.400 euro, si tratta di una sostanziale conferma della pena a sei anni e sette mesi comminata in primo grado per i fatti di peculato di cui è stato chiamato a rispondere Giurlani nell’ambito del suo incarico in Uncem, Unione Nazionale Comuni Enti Montani, di cui fu presidente prima di diventare appunto sindaco di Pescia. Era infatti alla guida del Comune della Valdinievole quando, nel 2017, piombò sulla sua testa l’indagine della procura di Firenze (che lo accusava di aver fatto man bassa nelle casse dell’ente), che sfociò dapprima nei domiciliari e, poi, nella decadenza dalla carica di primo cittadino. Alla richiesta, avanzata ieri dal sostituto procuratore generale Fabio Origlio, risponderanno i difensori di Giurlani, gli avvocati Sabrina Bolognini e Gabriele Melani, nella prossima udienza del 29 settembre davanti alla seconda sezione della corte d’appello presieduta dal dottor Borraccia.

"Ritengo che oltre alla depenalizzazione si siano estinti anche alcuni fatti di peculato, ciò a prescindere dalle questioni di merito circa l’intera contestazione, questioni che verranno sviluppate dalla difesa alla prossima udienza", dice l’avvocato Bolognini.

ste. bro.