OLGA MUGNAINI
Cronaca

La vita di Spadolini in mostra. Infanzia e studi del grande politico

È in corso alla Biblioteca in via Pian dei Giullari e svela momenti familiari e tappe della formazione dell’ex Presidente del Consiglio. Focus anche sul ruolo del padre e l’intenso rapporto con la madre .

L’11 marzo del 1944, esattamente 80 anni fa, gli Alleati bombardarono Firenze per distruggere obiettivi ritenuti strategici al Campo di Marte, Rifredi, San Jacopino, Careggi. Ma come al solito ne andarono di mezzo anche i civili.

Fra le vittime ci fu anche Guido Spadolini, il padre di Giovanni, che all’epoca aveva 19 anni. Un dramma che sarebbe stato uno spartiacque nella vita del grande intellettuale, giornalista, storico, uomo politico, e che avrebbe rafforzato ancora di più il legame con la madre Lionella, lui che era il figlio minore, nato dopo i fratelli Pierluigi e Paolo.

Quale fosse la qualità e l’intensità della vita privata e domestica dell’ex Presidente del Consiglio scomparso il 14 aprire 1994, quali fossero gli affetti e i valori, le passioni e gli studi di riferimento, lo racconta la mostra “L’Italia di Giovanni Spadolini. Gli anni dell’infanzia e Della formazione (1925-1947)“, in corso alla Biblioteca della Fondazione Spadolini Nuova Antologia in Via Pian dei Giullari, luogo a lui molto caro. L’esposizione storico-documentaria (fino al 21 giugno), è realizzata nell’ambito delle iniziative per i cento anni dalla nascita del Professore (come lo hanno sempre chiamato i suoi studenti di Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri”), promosse dalla Fondazione Spadolini Nuova Antologia.

Nel percorso della mostra c’è proprio un “focus” sulla morte del padre, accanto a documentazioni che raccontano le varie “anime”, come Spadolini definiva le sue vocazioni di storico, giornalista, uomo pubblico.

Nelle diverse sezioni si incontrano l’immagine del piccolo Giovanni con la palla a Boboli, i suoi giocattoli. E anche il passatempo preferito da adolescente: il piccolo tipografo con la composizione a caratteri mobili e il tampone d’inchiostro, preludio alla sua carriera di giornalista. E ancora i “medaglioni” dedicati ad artisti e protagonisti del Risorgimento. Info e prenotazioni visita guidata 055.2336071.