La vergogna ultras. Spintoni, offese e pipì in pieno centro . Ungheresi senza limiti

L’invasione dei duemila sostenitori del Ferencvaros crea caos in città. Una parte di loro esagera con l’alcol e dà in escandescenze per strada. Cori e provocazioni in piazza Signoria. Uno spettacolo indegno .

La vergogna ultras. Spintoni, offese e pipì in pieno centro . Ungheresi senza limiti

La vergogna ultras. Spintoni, offese e pipì in pieno centro . Ungheresi senza limiti

di Pietro Mecarozzi

Muscoli strizzati in magliette nere con la scritta ’100% anti-viola’. Spuntano, senza un ordine preciso, dalle nuvole verdi dei fumogeni che colorano l’aria del centro di Firenze. Sono almeno duemila i tifosi ungheresi del Ferencváros che ieri hanno invaso la città, armati di birre (scolate con una velocità disarmante) e di tanta rabbia verso i colori viola. Le ’Aquile verdi’ di Budapest hanno intonato cori, pascolato barcollanti e rumorose nella ’Grande bellezza’ fiorentina, fatto i loro bisogni in piazza Indipendenza, spintonato coloro che hanno incontrato sulla propria strada, e affumicato i residenti con una nebbia di clorati e nitrati.

L’esodo biancoverde per le vie del centro era già partito nella serata di mercoledì. I tifosi, travisati in volto con i passamontagna, hanno perlustrato le piazze più note della città. Tanti i video e le foto che li immortalano mentre calpestano una bandiera della pace o in ginocchio e braccia conserte (modello squadra di calcio nel pre partita) davanti ai monumenti mimano pose minacciose.

Sia nella sfilata in città, sia nel trasferimento con i mini bus dei tifosi da piazza Indipendenza allo stadio Artemio Franchi per la partita contro la Fiorentina, tuttavia, è andato tutto liscio in termini di sicurezza. Tra gli ultras c’erano anche famiglie con bambini, e il corteo è arrivato fino in piazza Signoria dove, nonostante i tanti turisti, sono stati accessi molti fumogeni e cantati cori contro la fiorentina. Ma nel bilancio finale non risultano danni a cose o persone.

Il viola per le aquile ungheresi è come il rosso per il toro. Il derby più importante d’Ungheria è infatti Ferencváros versus Újpest: quest’ultimi, storici rivali, vestono proprio la maglia viola. Ancora oggi Ferencváros e Újpest sono fari identitari della cultura nazionale, con un seguito di tifosi che ci dedicano anima e corpo al loro supporto.

I primi di storica connotazione nazionalista e con affinità con la borghesia, i secondi più di carattere proletario. L’occasione della trasferta fiorentina si è trasformata quindi nell’ennesima finestra per attaccare i colori degli acerrimi nemici.

Dall’altro lato, però, i tifosi fiorentini hanno dato il benvenuto agli ultras ospiti con uno striscione con su scritto "Vi si ca** nel gulash". Toni più duri invece quelli usati dal sindaco di Firenze Dario Nardella. "Trovo grave e inaccettabile che la tifoseria del Ferencvaros sia arrivata fino a Piazza Signoria, davanti Palazzo Vecchio con cori offensivi e lancio di fumogeni – scrive sui social –, con il rischio di danneggiare i monumenti e provocare scontri con i passanti e altri tifosi".

Non è la prima volta che in occasione delle partite europee della Fiorentina il centro viene utilizzato come “sfondo” dai tifosi avversari. Durante la prima partita del girone a Genk erano stati i tifosi viola a creare disordini con un bilancio finale di oltre cento Daspo. Tanta era la preoccupazione anche alla luce di quanto successo lunedì scorso, quando prima della sfida con il Cagliari in zona stadio è stato ferito un agente della polizia – episodio che ha fatto scattare l’arresto di un tifoso della Fiorentina – , e sono state distrutte alcune macchine e danneggiato un supermercato.