REDAZIONE FIRENZE

La vera anima del Libraccio

Libraccio di Firenze, erede della storica Seeber, celebra 20 anni di passione per i libri. Un luogo luminoso e accogliente, con una vasta selezione di volumi e eventi per avvicinare autori e lettori. Un'esperienza unica che va oltre la vendita di libri, creando connessioni e momenti speciali.

L’anima di una libreria scaturisce dai librai che la mandano avanti, e questo vale anche per le librerie di catena. Libraccio di via de’ Cerretani "discende" da una storica libreria amata dai fiorentini, la Seeber di via Tornabuoni.

Il gruppo Libraccio esiste dagli anni ’70 e conta più di 60 librerie, e Libraccio di Firenze a dicembre di quest’anno compirà vent’anni, visto che è stata inaugurata il 4 dicembre del 2004. Un grande spazio luminoso di un migliaio di metri straripante di libri (più di 100 mila volumi), dove per i lettori è piacevole e confortante anche solo camminare: libri da leggere non mancheranno mai. Roberta continua: "In questi 20 anni fiorentini (45 dalla nascita del gruppo Libraccio) abbiamo costruito e rafforzato la nostra identità, tanto che la parola Libraccio è diventata sinonimo di Libreria. Insomma siamo una libreria, forse non proprio come la vecchia meravigliosa Seeber, ma una bella libreria dei nostri tempi". Al Libraccio di Firenze la maggior parte dei librai sono gli stessi di quando è stata inaugurata: persone appassionate che credono nel proprio lavoro. E anche alla dirigenza della ‘catena’, racconta sempre Roberta, ci sono uomini appassionati di libri: "Uno fra tutti Edoardo Scioscia, il presidente, che 45 anni fa, insieme agli altri quattro fondatori del gruppo, guidato dalla passione iniziò a vendere libri usati fuori dalle scuole, utilizzando come contenitori le cassette delle pere provenienti dall’Argentina, e che con la stessa immacolata passione ora guida il gruppo Libraccio".

Roberta aggiunge che il lavoro in libreria è fatto di sinergie, di sguardi individuali che si incrociano all’interno e osservano l’esterno. "Ci piacciono i libri e ci piace incontrare gli autori. Facciamo più di 200 eventi all’anno. Crediamo profondamente che la libreria abbia il dovere di mettere in comunicazione gli autori con i lettori: la libreria come una piazza dove le persone possano scambiare opinioni". Poi Roberta conclude: "Credo che attraverso i libri si possano fare incontri meravigliosi, dentro e fuori dai libri. Dai libri si possano ricevere conferme quando ne abbiamo bisogno, aiuto quando siamo disperati".