Un elicottero ha cominciato a volare nel cielo di Lewiston, nel Maine, e subito dopo una voce dagli altoparlanti del campus ha invitato gli studenti a raggiungere i loro dormitori e a barricarsi all’interno. È la drammatica esperienza di Sebastian Iacovitti, fiorentino di 20 anni, che studia al Bates College, a un chilometro di distanza dal ristorante e il bowling dove un riservista ha sparato mercoledì mietendo 18 vittime e 13 feriti. "Pregate per noi", ha scritto in chat ai genitori il giovane, che assieme ai suoi amici si è ritrovato catapultato in un clima di terrore. Gianni e Inka - i genitori di Sebastian - gestiscono un ristorante nel cuore di Firenze e seguono gli sviluppi della vicenda con il cuore in gola, in quanto l’aggressore, un ex militare istruttore d’armi, è ancora in fuga e la Contea di Androscoggin, dove si trova la città di Lewiston e il campus, è attualmente in lockdown.
"Abbiamo sentito nostro figlio – spiega Gianni Iacovitti –, adesso è più tranquillo, si sono allentate anche le misure di sicurezza nel campus e stanno cercando di tornare alla normalità". Il giovane e gli altri studenti stavano andando in città, ama poi a cambiato (fortunatamente) idea decidendo di seguire una conferenza al campus. "Quando ci ha mandato quel messaggio abbiamo capito la gravità della situazione – aggiunge il padre –. Neanche i ragazzi all’inizio avevano capito cosa stesse accadendo, poi la paura ha avuto il sopravvento. Sebastian è negli Usa da due anni, studia economia e gioca a calcio. "È un super tifoso della Fiorentina – conclude il padre – e ha ’colonizzato’ il campus con la sua fede viola. Lì sta bene, questo evento non cambierà i suoi piani".