La storia Linda e l’alt improvviso "Io, pronta a fare l’affittacamere L’investimento è andato in fumo"

La donna stava per mettere sul mercato il suo appartamento: "Non si cambiano le regole così". Martedì il ministro incontrerà i sindaci a Roma. Veleni incrociati sulla norma Nardella .

La storia Linda e l’alt improvviso  "Io, pronta a fare l’affittacamere  L’investimento è andato in fumo"

La storia Linda e l’alt improvviso "Io, pronta a fare l’affittacamere L’investimento è andato in fumo"

Il rogito lo aveva firmato a gennaio. La ristrutturazione dell’appartamento, invece, era terminata pochi giorni fa. Ora quei 70 metri quadrati nel cuore di Santa Croce erano pronti a sbarcare sul mercato degli affitti brevi. Il progetto era iniziato da almeno due anni, quando Linda Gambino, guida turistica, si è trasferita da Roma in riva d’Arno. "Ma sabato – racconta – è arrivata la doccia fredda". A gelarla è stato l’annuncio del sindaco Dario Nardella: stop agli affitti turistici brevi in area Unesco dal 1 giugno. Il diktat non varrà per gli affitti già attivi o quelli vecchi e dunque già registrati dalla Metrocittà. Ma per tutti quelli che, come Linda, dovevano ancora registrarsi alla Città Metropolitana, quelle parole sono un colpo durissimo. "Rischiano – spiega la donna – di mandare a monte un progetto e un investimento costruito nel tempo. Ma anche quella fonte di reddito che avevo preventivato". Facendo anche sacrifici.

"Come – spiega – vendere la casa dei miei genitori sulla quale ho pagato le tasse di successione, ma anche vivere a Firenze e cambiare vita. Ho scelto anche di sistemarmi in affitto in modo da poter fare questo investimento e ora, almeno a parole, vedo andare tutto all’aria. Mancavano pochi ritocchi per far sbarcare l’appartamento su AirBnb, Booking e le altre piattaforme. Trovo paradossale che, proprio dopo il Covid quando è iniziata la ripresa, si cambino le regole così all’improvviso".

La storia di Linda è la stessa di tante altre persone che hanno puntato su una scelta imprenditoriale e che, ora, sono in attesa della delibera di giunta che introdurrà un’articolazione giuridica della destinazione d’uso residenziale fino a 30 giorni. Per farlo gli uffici di Palazzo Vecchio stanno preparando una ‘variante di salvaguardia’ cioè "uno strumento urbanistico – ha annunciato Nardella – che passerà prima in giunta e poi in Consiglio". Una volta inserita l’articolazione nel Poc, ne sarà previsto il divieto in tutta l’area Unesco. Ad attendere le prossime mosse c’è anche Myguestfriend, l’associazione delle Lt ed host fiorentini. "L’associazione – scrivono in una nota – esprime la sua profonda indignazione in merito all’iniziativa ‘ardita’ del sindaco Nardella. Prima ancora del merito del provvedimento, per ora ancora in fase di studio in quanto privo di delibera conseguente e che verrà a suo tempo analizzato sotto tutti i suoi profili, colpisce il tempismo col quale si cerca di forzare la mano ad un quadro giuridico che non prevede per un Comune poteri di intervento in tema di locazioni di proprietà private".

Intanto martedì il ministro Santanchè ha convocato a Roma un incontro con i sindaci per discutere della bozza di disegno di legge fatta circolare negli ultimi giorni. Al centro anche la possibilità di limitare gli affitti brevi. Intanto la norma Nardella, la prima in Italia di questo genere, continua a dividere. Confesercenti, tramite il presidente metropolitano Claudio Bianchi, appoggia l’alt. "Abbiamo sempre sostenuto la necessità di norme speciali per le città d’ arte per garantire un corretto equilibrio tra residenza e settore ricettivo". Contraria Forza Italia che, tramite il consigliere regionale Marco Stella attacca: "La norma incostituzionale, apre un conflitto di competenze con il governo". Il presidente della Cna metropolitana, Giacomo Cioni invece lancia il ’modello Parigi’. "Che occorra uscire dal modello attuale riconsegnando le città d’arte ai cittadini, è un dato di fatto e la proposta del sindaco va in questa direzione. Il modello che crediamo debba essere preso in considerazione è quello adottato dalla città di Parigi: ok alle locazioni brevi, ma solo per un periodo molto limitato di giorni, oltrepassato il quale si è di fatto equiparati ad imprese alberghiere".

Claudio Capanni

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