SANDRA NISTRI
Cronaca

La ’squisita’ storia della Ginori: "La manifattura faro di un paese"

Al via il racconto itinerante con lo scrittore e drammaturgo Luca Scarlini, promosso dagli Amici di Doccia

Un ‘racconto itinerante’ in cinque tappe fra le meraviglie della storia e della produzione Ginori ma anche una riflessione su come l’antica manifattura di porcellane abbia influenzato la storia di Sesto Fiorentino, dove è nata, propagandosi poi molto più lontano. È "Memorie Squisite: la storia Ginori" promossa dall’Associazione "Amici di Doccia" per celebrare il ventennale della realtà nata per promuovere lo studio, la conservazione e la valorizzazione dell’antica porcellana Ginori. A guidare gli spettatori in questa bellissima storia sarà lo scrittore e drammaturgo Luca Scarlini con cui parliamo.

Scarlini, ci racconta "Memorie squisite"?

"Si tratta di un lavoro sulla storia della Ginori, tanto sul racconto della famiglia Ginori, che ha creato la manifattura a Sesto Fiorentino, quanto sulle risonanze che questa storia ha determinato sul territorio anche perché la presenza della Ginori a Sesto ha portato alla nascita di un proletariato colto che poteva avere il primo sindaco socialista d’Italia e la storia che è seguita. Non ci occupiamo tanto di politica ma, per esempio, di quanto Ginori ha fatto sul piano dell’urbanistica radicandosi sul territorio sestese con la manifattura. Poi nel racconto ci saranno anche identikit dei Ginori, molto diversi fra loro, mentre la storia ne fa qualcosa di indistinguibile.

Quali sono le tappe dell’iniziativa?

"La prima è in programma oggi alle 18 alla biblioteca Ragionieri di Sesto, ex sede della Manifattura, poi l’11 ottobre saremo a Palazzo Ginori a Firenze che non è mai utilizzabile per spettacoli e quindi si tratta di un evento. Le altre tre tappe saranno il 27 ottobre a Palazzo Poldi Pezzoli a Milano, l’8 novembre alla Pinacoteca dei Musei Capitolini a Roma e il 29 novembre a Palazzo Madama a Torino. Il testo sarà più o meno lo stesso ma ci saranno riferimenti puntuali alle collezioni presenti nei diversi musei".

Per lei che è originario di Sesto Fiorentino quale è stata l’importanza della fabbrica Ginori?

"Ho due zie che erano decoratrici alla Ginori poi mio padre ci ha avuto a vedere come politico perché alla Ginori, in diverse fasi, ci sono stati scioperi molto forti, quindi è una storia che attraversa la mia famiglia almeno fino agli Anni Settanta. La cosa interessante è che nelle case di Sesto, fino agli Anni Ottanta, si trovava una angoliera con tutti i pezzi Ginori che la famiglia possedeva. Una sorta di fedeltà alla memoria che poi, negli Anni Ottanta, si è un po’ persa".

Oltre a questa iniziativa, altri impegni a breve?

"La cosa più importante per le prossime settimane è che curo con Eloisa Morra una mostra su Italo Calvino, ’Calvino Cantafavole’, che sarà inaugurata il prossimo 14 ottobre al Palazzo Ducale di Genova.