Canè
La questione è molto semplice: dove non c’è nessuno, ci sono loro. Dove non ci sono luci, il buio diventa complice e strumento della malavita. Dove non c’è lo Stato, ci sono i criminali. Non servono seminari di sociologia per ricordare queste "banali" verità. Allora, se Firenze ha, come ha, un problema sicurezza; se ogni mattina si fanno i conti delle aggressioni e delle spaccate della notte; se l’omicidio di Novoli nelle sue agghiaccianti modalità da Kmher rossi ci ricorda che la delinquenza non è solo "micro", da balordi di strada, ma "macro", da killer spietati; se questo succede nei fatti e non nelle percezioni, allora ben venga tutto ciò che fa presidio del territorio, luce dove c’è buio, presenza e divise dove c’è il vuoto. Ben venga allora domani il Fierone di Natale alla Cascine con 165 banchi e tanta vita. Ben venga la ruota panoramica, magari per sempre, come punto di aggregazione, di divertimento, in una delle aree cittadine più proficue per i malviventi e più pericolose per la gente perbene. E ben venga una importante new entry nel fronte di chi lotta per la sicurezza: la Fondazione Cr Firenze. Già, bella novità quella introdotta dal neo presidente Bocca per un ente a cui la legge assegna il compito di perseguire "scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico". Che distribuisce tanti soldi, 37,5 milioni all’anno, che non vuole buttare questi danari, e che ha deciso di investire in tutela del territorio perché i troppi reati "oltre a spaventare i cittadini e le attività, spaventano anche i turisti". Dunque, quale miglior sostegno alla città, se non aiutare a garantire la sicurezza offrendo collaborazione agli enti preposti e con i mezzi che saranno definiti. Giusto. Com’è giusto che ci siano più stewart, più divise, meno degrado. Più Stato. Che non passa per sconfitto se si fa vedere e sentire tra la gente, ma quando la abbandona.