È di questi giorni la decisione di Palazzo Vecchio di collocare per sei mesi, da dicembre a giugno, la ruota panoramica – già alla Fortezza – in piazza Vittorio Veneto, nel Parco delle Cascine. Una scelta quanto mai opportuna, che va nella giusta direzione di riqualificare il Parco e garantire una maggiore sicurezza nell’area. Sicurezza che non si ottiene soltanto con l’aumento delle pattuglie di vigili urbani e di forze dell’ordine, ma anche col riportare i fiorentini a rimpossessarsi di quello spazio come un tempo, quando si andava in tanti a giocare a calcio nel pratone o a portare le noccioline alle scimmiette del piccolo zoo. Al di là di un’accresciuta sorveglianza degli oltre cento ettari, sono previste attività e iniziative benefiche e culturali per bambini e famiglie, nonché sportive. È dovere della comunità combattere il degrado, tutelare, o meglio recuperare un patrimonio che appartiene all’intera città. Un polmone verde, il più esteso di Firenze, a poca distanza dal centro storico: ancora più prezioso, per l’inquinamento odierno e i gravi problemi ambientali, di quando era meta prediletta per il passeggio domenicale di pedoni e di carrozze.
Tenuta agricola e riserva di caccia dei Medici, le Cascine (il nome, com’è noto, sta a significare “il cerchio di faggio dove si preme il latte rappreso per fare il cacio”) passarono ai Lorena e fu il Granduca Pietro Leopoldo ad aprirle alla gente comune in occasione di eventi e festeggiamenti promossi dalla Corte. In età napoleonica, con Elisa Baciocchi, il luogo divenne di pubblica fruizione; nel 1869, negli anni della capitale a Firenze, passò in proprietà al Comune che incaricò del restauro l’architetto Felice Francolini. Curiosi e particolari i punti di riferimento all’interno dell’ampia superficie: la palazzina Reale, l’abbeveratoio del Quercione (la “fontana delle boccacce”), la ghiacciaia a forma di piramide, i due tempietti neoclassici delle “pavoniere”. Ben vengano dunque le iniziative pubbliche e private che ci riportano alle Cascine. Come il “CSI on tour” per la cultura sportiva o la terza edizione di “Firenze books”, appena conclusa, capace di attrarre migliaia di persone all’Ippodromo del Visarno per il festival delle librerie indipendenti. Non una semplice esposizione di libri all’aperto, piuttosto un’autentica kermesse animata da una pluralità di eventi.
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