La notte di terrore. Tassista aggredito tenta la fuga e si schianta: "Ho temuto di morire"

L’uomo è stato attaccato da tre sconosciuti nel cuore del parco e ha perso il controllo dell’auto. "Sono salvo solo grazie a un mio collega".

La notte di terrore. Tassista aggredito tenta la fuga e si schianta: "Ho temuto di morire"

La notte di terrore. Tassista aggredito tenta la fuga e si schianta: "Ho temuto di morire"

di Rossella Conte

e Pietro Mecarozzi

Un blitz disperato e violento. Neanche a dirlo, andato in scena nel parco della Cascine. Questa volta, dopo aver colpito anziani e minori, i ’soliti noti’ si sono avventati su un tassista che alle 5 e 30 di ieri mattina stava smontando dal turno e rientrando a casa. "Avevo appena finito il turno ed ero nei pressi della rotonda di viale degli Olmi, quando un ragazzo di colore mi ha fermato come se volesse chiedermi un passaggio. Ho abbassato il finestrino e ha cercato di colpirmi allora sono fuggito". Gianni Scolari (in foto), tassista fiorentino di 52 anni, è ancora scosso e racconta con lucidità l’aggressione di cui è stato vittima all’alba di mercoledì. "È rimasto attaccato al finestrino – racconta -, ero spaventato e ho premuto l’acceleratore per andare via. Ma lui niente, era inchiodato lì. Allora ho rallentato perché speravo che scendesse, ma lui ha cominciato a tirarmi botte, pugni in faccia e colpi sul volante. Ho perso il controllo della macchina e sono finito contro un lampione".

Scolari quando ha alzato lo sguardo ha visto due uomini, sempre stranieri, che correvano verso di lui. "Uno ha cercato di togliermi il telefono mentre l’altro mi puntava il coltello contro – continua –. Cercavano il portafogli. Per fortuna è arrivato un collega e loro sono scappati". Un tassista infatti è intervenuto in soccorso e ha messo in fuga gli aggressori, suonando il clacson e accendendo i fari. "Senza di lui, non sarei qui a raccontarlo – spiega ancora –. Sono salvo grazie ai miei colleghi che non appena hanno avvertito l’allarme diramato dalla centrale si sono precipitati qui. Subito dopo è arrivata la polizia municipale e la polizia", prosegue. Nonostante i cinque giorni di prognosi, Scolari ieri pomeriggio è sceso in piazza con circa cento colleghi che gli hanno portato la propria solidarietà ed è stato ricevuto dalla prefetta Francesca Ferrandino e dagli assessori Benedetta Albanese e Giovanni Bettarini.

Bilancio più tragico, invece, per la macchina di Scolari. Il cofano del suv nello schianto si è accartocciato e i danni provocati andranno a pesare sulle tasche del tassista. "Ho due figli, faccio il turno di notte per non fargli mancare niente – chiosa –, senza contare che la pandemia ha influito non poco sulle mie finanze. Questa è una batosta". Ma la sicurezza viene prima di tutto, e questo episodio ha cambiato per sempre le priorità del 52enne fiorentino.

"Non voglio più fare il turno notturno – tuona –, corriamo troppi rischi, è diventata un’impresa fare questo lavoro. Siamo stanchi". Nel frattempo, le Cascine si confermano luogo da cui girare alla larga. Solo pochi giorni fa, tre ragazzi, di quattordici, quindici e sedici anni, mentre aspettavano la tramvia alla fermata, sono stati vittime di una brutta rapina perpetrata da nordafricani che orbitano nell’area tra il parco e la Leopolda. Uno di loro, quindici anni, spaventato dal coltello che uno dei due rapinatori brandiva, ha cominciato a correre, gettandosi all’improvviso in strada, dove è stato investito da un’auto che si è trovata il ragazzo davanti. Immediatamente è arrivata una volante della polizia: uno dei due malviventi è riuscito a scappare, ma l’altro, algerino di 33 anni, è stato fermato. Anche sulla dinamica dell’aggressione al tassista indaga la polizia, che può contare su alcuni filmati che riprendono parzialmente la scena (su tutti quello girato dalla cam montata sull’auto del tassista intervenuto per salvare il collega).