GUELFO
Cronaca

La necessità di un corpo di polizia internazionale contro abusi e soprusi

Riflessioni sulla mancanza di un corpo di polizia internazionale capace di intervenire contro abusi e soprusi globali.

Quello infinito e rumoroso silenzio. Per essere buoni è opportuno essere forti. Altrimenti è inutile, è autocompiacimento, quando non la copertura di una intima vigliaccheria.

Anni fa vaneggiavo non da solo, ma al seguito di altri, pochi altri, su un corpo di polizia internazionale capace di intervenire e stroncare gli abusi e i soprusi di chiunque pensasse che bastasse picchiare per avere ragione.

Era il tempo in cui dalla Serbia partivano prepotenze atroci e miserevoli nei confronti dei vicini e lo facevano assediando e bombardando pretesi nemici. Il diritto palesemente violato incontrava il ghigno degli assedianti finché non si levò in volo la decisione di far cessare quell’assedio. Quell’assedio cessò e caddero in prigione gli aggressori.

Ma il pensiero di dotarsi di un corpo capace di interporsi, di intervenire, di porre fine alle pretese, non prese né corpo, né coscienza. Le comunità internazionale - una delle diverse comunità internazionali - non ha niente di comune, salvo i meeting, le foto, gli accordi, i veti, quindi non può.

Non c’è il verso di arrogarsi il diritto di un intervento tempestivo che decapiti le tigri di Željko Ražnatović, Arkan. Ci volle tempo, corpi abbattuti con tiri di cecchini frustrati. Ci volle una pioggia di bombe sulle postazioni dei tiratori vanitosi e sui loro comandi. Ma fu un’operazione di guerra non un’operazione di polizia.

Le grandi potenze sono felicemente e allegramente abitate da trafficanti, spacciatori, corruttori ma non si deve dire e ancor peggio è pensarlo. La rotta dei traffici, lo scambio di coperture, cariche dalle quali trascorre tutto quel che passa: polveri da naso, da vena e da cannone.

La polizia internazionale che fermi gli scafisti negli hangar in cui si riparano e spartiscono i proventi, che blocchi i container carichi di bambole di stoffa piene di cocaina, che arresti il tiranno eseguendo il mandato emesso dalla Corte Suprema, non esiste. Dovrebbe prenderci di sorpresa uscendo da quello "infinito silenzio".