La mossa choc di Nardella, stop affitti brevi in centro: "Una scelta dirompente. Le città d’arte siano con noi"

Dal 1 giugno alt alle locazioni nell’area Unesco, azzeramento dell’Imu per chi converte casa. "La proposta del governo ci ha deluso, andiamo per conto nostro. La norma non sarà retroattiva".

La conferenza stampa del sindaco Dario Nardella sugli affitti brevi a Firenze (Foto New Press Photo)

La conferenza stampa del sindaco Dario Nardella sugli affitti brevi a Firenze (Foto New Press Photo)

Firenze, 2 giugno 2023 – Niente più affitti turistici brevi in area Unesco. Il diktat sarà presto messo nero su bianco in una delibera di giunta. Non varrà per gli affitti già attivi o quelli vecchi e dunque già registrati dalla Metrocittà, ma solo per quelli nuovi: lo stop scatta infatti dal 1 giugno, cioè da ieri. "Una norma giuridicamente ardita, ma che crediamo di poter difendere" commenta il sindaco Dario Nardella.

È stato lui ieri a far partire lancia in resta il Comune nella lotta all’invasione degli affitti brevi in centro. Una lancia costruita pezzo su pezzo con strumenti amministrativi. Primo fa tutti il Poc, il piano operativo comunale cioè la ‘legge’ che programma ogni attività urbanistica in città. "Lo strumento più forte - commenta - in mano a un Comune per provare a fare scelte politiche dirompenti". L’annuncio arriva dopo le indiscrezioni sulla bozza del disegno di legge firmata dal ministro Daniela Santanché, bocciata dal sindaco. Ma su cosa si regge il diktat? Sul Poc nel quale verrà introdotta la destinazione d’uso residenziale per affitti brevi (fino a 30 giorni, come fissa la norma). "Non un cambio di destinazione d’uso, attenzione – spiega Nardella – ma un’articolazione giuridica del residenziale, già prevista dalla legge 50 del 2017". Per farlo gli uffici di Palazzo Vecchio stanno preparando una ‘variante di salvaguardia’ cioè "uno strumento urbanistico – annuncia – che passerà prima in giunta e poi in Consiglio così da anticipare gli effetti della misura al 1 giugno". Una volta inserite l’articolazione nel Poc, ne sarà previsto il divieto in tutto il centro storico. A blindare la scelta ci sono la tutela dell’area Unesco e, per il sindaco, anche gli articoli 9 e 42 della Costituzione. "L’articolo 9 che obbliga alla tutela del patrimonio storico e artistico e il 42 stabilisce di introdurre limitazioni di utilità sociale al principio dell’iniziativa privata".

Un passaggio importante: la norma non sarà retroattiva. "Chi cioè ha già ottemperato alla segnalazione obbligatoria registrandosi nelle liste della Metrocittà, potrà continuare ad affittare". Per i nuovi, invece, l’iscrizione al registro sarà preclusa. Ma la mossa della giunta non finisce qui. Il secondo passaggio è di natura fiscale: "Useremo la leva fiscale per tutti coloro che vorranno tornare indietro cioè a regime con affitti di lungo periodo". Per loro il Comune annuncia l’azzeramento dell’Imu sulla seconda casa per ben 3 anni. "Un incentivo importante – spiega – visto che un appartamento medio, in centro, paga più di 2mila euro l’anno di Imu". Il messaggio politico della scelta di Nardella è chiaro. "Vogliamo essere città capofila e avere il supporto di sindacati e imprese rimettendo al centro il tema dell’emergenza abitativa". Tornare indietro? "Nel caso in cui la legge nazionale faccia sue le nostre proposte, siamo disposti a farlo".

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