IACOPO NATHAN
Cronaca

La memoria non muore mai Legalità, lotta alla mafia e speranze Una giornata all’Educandato

Grande emozione per le testimonianze di chi ha protetto magistrati simbolo come Caponnetto e Falcone "Raccontare le vicende che abbiamo vissuto significa tenere vivo un messaggio fondamentale"

di Iacopo Nathan

"La missione è continuare a girare l’Italia e parlare nelle scuole, portando avanti il messaggio della legalità". Davanti all’aula magna dell’educandato della Santissima Annunziata piena, si è svolta una giornata interamente dedicata alla legalità e alla lotta alla mafia, in occasione dei 30 anni dalle stragi. Ad aprire la giornata il questore Maurizio Auriemma, che insieme ai funzionari di polizia ha incontrato gli studenti, aprendo la strada per le testimonianze forti di chi ha vissuto in prima persona la lotta alla mafia. Hanno parlato a lungo con i ragazzi Giampiero Gregori, capo scorta del magistrato Antonino Caponnetto, e Angelo Corbo, medaglia d’oro al valore civile e sopravvissuto alla strage di Capaci.

"Sono entrato in polizia nel ’77 – racconta Gregori – per combattere un nemico invisibile. Ho dato tutta la mia vita alla protezione del magistrato Caponnetto, che per noi era come un nonno. E non ho mai pensato neanche una volta che fosse inutile. Poter parlare nelle scuole di queste cose, raccontare la storia che abbiamo vissuto significa tenere vivo un messaggio importante, che può davvero aiutare a cambiare le cose. Tocca a noi mantenere viva la memoria di quello che è stato, lavorando affinché tutto cambi".

"Il giorno dell’attentato di Capaci ero tre macchine dietro a quella di Falcone – aggiunge Corbo -. Lui era il mio eroe. Sono stato oltre due anni nella scorta di Falcone e per questa causa mi sono sacrificato, ho dato anima e corpo facendo tante rinunce. Era la nostra missione, come adesso il nostro obiettivo è continuare a parlare ai ragazzi e raccontare quello che è successo, visto che le nuove generazioni hanno solo lontani ricordi di una strage come Capaci. Quando parlo ai ragazzi cerco di portare speranza, per provare a cambiare le cose concretamente". All’educandato, inoltre, è stata esposta l’auto della scorta di Falcone, oltre a dieci tele con le foto in ricordo degli attentati perpetrati dalla mafia, da Falcone ai Georgofili.

"Siamo felici di avere organizzato questo evento –conclude Milena Mazzoli, vicepresidente del cda dell’educandato -. Testimonianze così forti sono sempre molto importanti. Siamo anche molto felici perché ancora una volta i fiorentini hanno dimostrato di essere vicini all’educandato, visto che in tanti hanno visitato la teca e le tele esposte all’interno dell’istituto".