
La magia del sex di Giammarco chiude il Pinocchio Live Jazz
Ha festeggiato recentemente settant’anni di grande jazz, ma Maurizio Giammarco (nella foto) continua a rinnovarsi a trovare stimoli nuovi e condividerli con varie formazioni. Una di quelle con cui l’eclettico sassofonista romano ama misurarsi ultimamente è il Syncotribe 5tet, che estende e rinnova la lezione del suo trio Syncotribe, dove già militavano il pianista cagliaritano Luca Mannutza ed Enrico Morello alla batteria. Il quintetto ora si rinnova con l’ingresso del solido basso di Makar Novikov e della chitarra elettrica-eclettica del giovane Paolo Zou. Con questa nuova formazione Giammarco chiude in bellezza stasera alle 21.45 la XXVIII edizione del Pinocchio Live Jazz presentando il nuovo album, "So to speak", edito per la 2pletRecords, che vede il gruppo proporre con grande intensità e inventiva un repertorio di composizioni originali che esplorano in modo trasversale e audace la storia del jazz moderno. Un genere in linea col dna di questo ensemble che, oltre a Giammarco, si affida a musicisti di esperienza, ma anche all’estro di un giovane musicista di talento come Paolo Zou, che si conferma uno dei più interessanti chitarristi emergenti nujazz italiani. Protagonista del Jazz italiano fin dai primi anni ’70, Giammarco ha composto e arrangiato musica per teatro, danza, cinema, orchestre sinfoniche e orchestre d’archi. Molteplici esperienze, che l’hanno pportato a collaborare con giganti della musica come Steve Lacy, Dave Liebman e Lester Bowie, ma anche con Antonello Venditti, Francesco De Gregori, Mina e Riccardo Cocciante.
Giovanni Ballerini