Una lettera ad una figlia amatissima che non c’è più ma anche un invito, a chi rimane, a lavorare perché ci sia un’alleanza e non una prevaricazione di un sesso sull’altro. Ha questo intento "Cara Giulia. Quello che ho imparato da mia figlia" il libro scritto da Gino Cecchettin (nella foto), padre di Giulia uccisa a 22 anni nel novembre scorso dall’ex fidanzato, pochi mesi dopo il dramma che ha cambiato la vita della sua famiglia. Un volume sofferto ma pieno di significati realizzato con lo scrittore Marco Franzoso, presentato domani alle 18 alla Libreria Rinascita Ubik di Sesto Fiorentino (via Gramsci 334). A dialogare con Gino Cecchettin sarà la direttrice del Quotidiano Nazionale, La Nazione, Il Resto del Carlino e Il Giorno Agnese Pini che, con una serie di spunti e domande, cercherà di far emergere attraverso le parole del padre la personalità di Giulia, ciò in cui credeva ma anche quali mezzi si possano mettere in campo per cercare di cambiare una cultura patriarcale e di fermare il dramma dei femminicidi che ogni anno fa segnare numeri altissimi, dietro cui si celano storie di vita, di famiglie, di persone come Giulia, la figlia ideale che studiava, disegnava e faceva progetti per il futuro prima di essere sopraffatta da una morte assurda per mano di chi diceva di amarla. Proprio per quello che rappresentava Giulia suo padre, pur travolto dal dolore più atroce che un genitore possa affrontare, ha deciso di interrogarsi sugli esiti più efferati di una cultura che non contempla il no da parte di una donna e di mettere ‘nero su bianco’ quanto sua figlia gli ha trasmesso.
Nel libro viene raccontata così tutta la sua storia di padre, dai momenti belli a quelli drammatici compresa la morte della moglie, scomparsa prima di Giulia. Quello che emerge con forza è l’esortazione ad ascoltare i ragazzi e ragazze e ad aiutarli a contrastare ogni forma di violenza di genere, insieme, puntando su una assoluta parità tra i sessi. "Cara Giulia", fra l’altro, non è solo una operazione editoriale ma fa parte di un progetto più ampio a sostegno delle vittime di violenza di genere. Proprio per onorare la memoria di Giulia il padre sta lavorando infatti alla creazione di una Fondazione in nome della figlia. I proventi netti di Gino Cecchettin derivanti dai diritti d’autore serviranno a sostenere Fondazione Giulia e per aiutare le associazioni impegnate contro la violenza di genere. Per l’incontro di domani è consigliata la prenotazione allo 055 440107 o alla mail [email protected] .