L’Esposizione del crocifisso negli uffici pubblici è legittima o è in contrasto con i principi costituzionali di uguaglianza, di libertà di religione e di laicità dello Stato? La questione – un cavallo di battaglia della destra e che contrappone da decenni cattolici e laici – torna di attualità alla luce del programma di governo della città lanciato giovedì da Forza Italia e che si inserisce in uno dei 40 temi su cui gli azzurri sono pronti a dare battaglia. Nel capitolo dedicato ai valori, appunto, i forzisti chiedono che venga reintrodotto il crocifisso in tutti gli uffici di Palazzo Vecchio.
"Nei luoghi pubblici se ne vedono sempre meno – osserva il coordinatore regionale Marco Stella –. La nostra non è una battaglia confessionale, come potrebbe sembrare, ma è una battaglia culturale, di identità. La nostra storia è plasmata da duemila anni dal cristianesimo, sono migliaia le croci, grandi e piccole che vediamo a Firenze in stanze, palazzi, oratori, ospedali, sulle chiese, sulle basiliche, nei dipinti. E’ questo patrimonio culturale e identitario che noi vogliamo richiamare. Sono convinto che soltanto chi ha chiare le sue radici e la sua provenienza possa dialogare davvero con altre civiltà e altre culture".
Una proposta, quella avanzata da Forza Italia e che sarà inserita nei punti programmatici, che già ha iniziato a far discutere ma che trova il pieno appoggio della coalizione, ovvero in Fratelli d’Italia e nella Lega. Nel caso in cui, quindi, il centrodestra dovesse riuscire a conquistare (per la prima volta nella sua storia) il Comune di Firenze, il sindaco firmerà un’ordinanza per la reintroduzione del crocifisso nei luoghi pubblici di pertinenza dell’amministrazione.
Va ricordato che sull’argomento, l’ultima pronuncia giurisdizionale di rilievo si è avuta nel 2011, ed è stata della Grande Camera della Corte europea per i diritti dell’uomo, che, accogliendo un ricorso dell’Italia, ha definitivamente ritenuto legittima l’esposizione del crocifisso, ribaltando una sentenza di segno opposto della stessa Corte europea.
Nell’area tematica dei “Valori” di Forza Italia c’è poi attenzione per la famiglia: si chiede che venga applicato il quoziente familiare nelle imposte di competenza comunale, innalzando l’Isee per asili nido e mense. Ma si chiede anche che venga implementato il progetto “La casa dei babbi”, con la realizzazione di più alloggi per padri separati, e si propone anche l’abolizione della Tari per anziani a basso reddito che vivono da soli.
"Noi – sottolinea Stella – siamo convinti che l’attenzione alla famiglia sia fondamentale, perché si tratta davvero della cellula primaria della società, luogo di affetti, formazione ed educazione. Le Istituzioni hanno il dovere di riconoscere e sostenere, per quanto possono, le famiglie con provvedimenti ad hoc e sgravi fiscali vista anche la funzione sociale e sussidiaria che le stesse famiglie svolgono".
A.P.