A un anno da questa guerra stupida, ci siamo chiesti che differenza potrebbe avere invertire la frase: "Stupida guerra!". Abbiamo convenuto che è da sciocchi scatenare una guerra nel 2023 quando l’uomo ha raggiunto livelli d’intelligenza elevati, quando si va nello spazio usando le tecnologie più impensabili, quando la medicina, la scienza hanno raggiunto livelli inaspettati. Eppure si parla ancora di guerra, inutile come tutte le guerre nel mondo. Per noi bambini è inspiegabile anche perché è da quando siamo entrati a scuola all’età di tre anni (altri anche prima) che ci viene insegnato a vivere in pace, ad amare la pace, a desiderare la pace. Invece gli adulti ci danno altri esempi, proprio quegli adulti che si sentono potenti e invincibili che disprezzano la pace e giocano con la vita degli uomini. Nei nostri banchi, al caldo delle nostre aule e al sicuro dai pericoli, pensiamo a quei nostri compagni lontani che all’improvviso hanno avuto la vita stravolta, se quella che vivono si può chiamare vita.
E allora ci vengono in mente altre storie di bimbi vissuti anni fa che sono stati calpestati come carta straccia proprio come quelli di ora e ci chiediamo se qualcuno si chiede quanto l’uomo ha fallito. E quindi siamo arrivati alla conclusione che è giusto considerarla una "stupida guerra" perché non c’è un senso in quest’azione che disprezza la vita, perché essa è inutile nel suo significato.