DIMANUELA PLASTINA
Cronaca

La fiera del gioco senza tecnologia: "Via lo smartphone per un giorno. Meglio connettersi con la natura"

Al giardino dei Ponti la seconda edizione dell’esperimento innovativo che coinvolge grandi e piccini

La fiera del gioco senza tecnologia: "Via lo smartphone per un giorno. Meglio connettersi con la natura"

Al giardino dei Ponti la seconda edizione dell’esperimento innovativo che coinvolge grandi e piccini

di Manuela Plastina

"Ho lasciato il cellulare silenzioso dentro una busta, con la promessa di non riprenderlo per tre ore. Come mi sento? Smarrita, in ansia. Ma ci voglio provare". All’ingresso del giardino dei Ponti, sull’anello della giostra della Stella diventato per un pomeriggio la fiera del gioco senza tecnologia dove ha portato i suoi figli, Marina è un po’ spiazzata. "Volevo provassero a staccarsi per qualche ora dai videogiochi per divertirsi senza connessioni, ma ora mi metto alla prova anche io" dice la mamma, custodendo il cellulare in una busta colorata realizzata dai bambini delle scuole di Bagno a Ripoli. È proprio l’obiettivo di "Connessioni in gioco", la seconda edizione della festa senza device tecnologici organizzata dal Comune con gli istituti comprensivi e Cemea per testare il divertimento senza tecnologia, faccia a faccia. "È un esperimento che mette alla prova non solo i ragazzi, ma soprattutto i genitori, che per i nostri giovani sono un modello e che sempre più sono dipendenti dai dispositivi – spiega Silvia Innocenti Becchi, insegnante e tra le primi fautrici del progetto "Custodi digitali" -. Tutto è partito da un gruppo di genitori che hanno coinvolto noi insegnanti e poi l’amministrazione. Dal maggio del 2023, attraverso vari incontri, abbiamo iniziato a scrivere i "Patti digitali", un vademecum di corretto utilizzo degli schermi". Nel pomeriggio ai Ponti, grandi e piccini sono stati coinvolti in attività manuali con la terra, i fiori, il legno, il cartone, oggetti da riciclare, i giochi di un tempo, ma anche circo, storie ad alta voce, yoga per i piccoli. Tantissime persone hanno aderito alla proposta di lasciare i dispositivi spenti per qualche ora. Un fotografo ha sostituito gli autoscatti col cellulare. E all’uscita Marina - come tanti altri – si è quasi dimenticata di riaccendere il cellulare.

"Non mi è mancato" ammette. "Nei mesi abbiamo coinvolto anche tanti adolescenti in "sabati da inventare" senza tecnologia: sono stati entusiasmanti – dice Silvia Innocenti -. Abbiamo portato la nostra proposta anche in consiglio regionale perché nel bilancio di salute venga inserito anche l’uso degli schermi: i dati mostrano come il loro utilizzo smodato fin da piccoli aumenti i disturbi relazionali, di attenzione, di apprendimento e di iperattività". Ai giochi ha partecipato anche il sindaco Francesco Pignotti: "Proporremo dei corsi sulla buona educazione social per bambini, ma anche per gli adulti".