Firenze, 8 luglio 2022 - Francesco Casini, per tutti Checcone, è morto mercoledì. Chi ha frequentato la Fiesole e più in generale tifato Fiorentina, difficile che non l’abbia mai visto: che fosse in curva o in trasferta, Checcone non poteva mancare. Amico di tutti e benvoluto da tutti, come dimostra la tempesta di messaggi che si è scatenata sui social quando si è diffusa la notizia della sua morte.
Aveva 53 anni, abitava a Lastra a Signa. Diversi acciacchi gli hanno accorciato la vita, ma nessun problema gli ha mai fatto mancare la passione per la Viola.
Stamani alle 10, alla chiesa della Natività di Lastra, i suoi funerali. Ma dopo gli esequie, gli amici più cari, quelli a cui aveva confidato il suo sogno, lo hanno accontentato. La salma è stata infatti accompagnata sotto la curva Fiesole e lì c'era a salutarlo il suo idolo: Giancarlo Antognoni. A casa Casini, tutti tifavano Fiorentina e Francesco era cresciuto nel mito di "Antonio".
"Se ne va un pezzo di storia di Lastra Signa, di Firenze e della sua Curva Fiesole - scrivono gli amici della Curva -. Checcone era conosciuto da tutti gioioso sempre in compagnia sopratutto ai giovani che in fondo rispecchiavano il suo modo di affrontare la vita con energia, passione e un pizzico di follia. La Fiorentina è stata la sua passione di una vita che fin da bambino lo ha accompagnato fino ad oggi con i suoi ragazzi della curva sempre presente. Amava ricordare le trasferte nel 78 quando ancora bambino, in una 128 otto persone partirono per Bologna. Tutta la sua famiglia nonna Arena in testa. Li è nato un amore indelebile per il suo Dio Giancarlo Antognoni. Una passione vera. Un amico vero. Compagno di mille avventure. Testimone di generazioni a fianco di tanti ragazzi ai quali ha donato consigli sorrisi e voglia di vivere. Ti ricorderemo sempre cosi Checco".
ste.bro.