SANDRA NISTRI
Cronaca

La corsa ai pacchi misteriosi. Dieci tonnellate già in fumo: "Speriamo in borse e telefoni"

Quattromila persone finora ai Gigli per comprare le confezioni ’dimenticate’ a prezzi stracciati. C’è chi è arrivato da La Spezia e Arezzo. "Ci proviamo, poi magari rivendiamo tutto online". .

Quattromila persone finora ai Gigli per comprare le confezioni ’dimenticate’ a prezzi stracciati. C’è chi è arrivato da La Spezia e Arezzo. "Ci proviamo, poi magari rivendiamo tutto online". .

Quattromila persone finora ai Gigli per comprare le confezioni ’dimenticate’ a prezzi stracciati. C’è chi è arrivato da La Spezia e Arezzo. "Ci proviamo, poi magari rivendiamo tutto online". .

Dieci tonnellate di pacchi già vendute e ben 4mila persone che si sono messe pazientemente in coda attendendo, a volte per ore, il proprio turno. È il bilancio ‘monstre’ dei primi tre giorni dell’iniziativa "La vendita dei pacchi smarriti" in corso al centro commerciale I Gigli che, evidentemente, ha fatto presa sui clienti.

Nel corner dell’azienda Pokajoia, leader in Francia della vendita di pacchi acquistati on line e smarriti o mai ritirati, allestito nella Galleria del centro, i visitatori, dopo lunghe attese, hanno potuto infatti scegliere i pacchi non recapitati, ancora sigillati, ed acquistarli al costo di 2 euro ogni 100 grammi o 20 euro al chilo puntando a trovare, magari, oggetti costosi come cellulari o borse griffate. Impresa che non sempre riesce. Anzi.

Anche ieri mattina la fila dei visitatori in attesa era lunga ma c’è da scommettere che il fine settimana (l’iniziativa si concluderà infatti domenica) porterà a un nuovo boom. C’è chi alla fine è uscito dal corner con decine di pacchi e chi, invece, si è accontentato di una o due confezioni. E anche chi non è arrivato ai Gigli di proposito: "Sono qui per caso – racconta infatti Carola Falia – perché avevo una giornata di riposo e ho deciso di fare un giro al centro commerciale. Una volta qui ho visto tutta questa confusione e questa coda, quindi mi sono incuriosita. Allora mi sono fatta spiegare di cosa si trattava e l’ho trovata una cosa interessante per cui, non avendo impegni, mi sono messa in fila. Ho preso quattro pacchi: in base alle mie sensazioni ho puntato su profumi e creme, poi spero in una borsa". Dieci pacchi stipati in una busta, invece, per Alessia Lastrucci e Lorenzo Giovannelli ai Gigli con alcuni familiari: "Abbiamo speso 79 euro – raccontano – ma non abbiamo grandi aspettative. Abbiamo cercato di trovare delle scarpe e anche una borsa che dovrebbe essere piuttosto riconoscibile". In realtà, il primo pacco che accettano di aprire davanti a noi non è proprio tale da suscitare gli entusiasmi più sfrenati: una cintura portattrezzi, magari adatta per gli appassionati di bricolage ma poco per due giovanissimi.

Molto giovani anche i componenti di un gruppo di amici arrivati da Arezzo: "Siamo venuti a fare un giro – dice a nome anche degli altri Fabian Gjoci – perché abbiamo saputo dell’iniziativa dai social. Abbiamo un budget cumulativo di un centinaio di euro, poi vediamo come andrà. Chiaramente l’obiettivo sarebbe quello di poter trovare cellulari o anche scarpe, cinture e abbigliamento. Se poi non ci andassero come misura o non ci piacessero possiamo sempre rivenderli sulle piattaforme online specializzate". Fra tante voci positive c’è anche chi mostra un pizzico di delusione, anche per i chilometri ‘macinati’ "Siamo venuti da La Spezia appositamente per questo – commentano Paolo Mitrano e Antonella Pischedda – eravamo curiosi di capire ma per il tempo perso non ne è valsa la pena. Abbiamo preso qualcosa, alla fine, solo perché avevamo fatto la coda ma, sinceramente, pensavamo di fare meno fila".