La commissione antimafia indagherà anche sui reati cinesi

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La commissione parlamentare antimafia indagherà anche su sfruttamento e money transfer. "Grazie a Fdi – affermano i deputati toscani Giovanni Donzelli e Chiara La Porta – la Commissione parlamentare Antimafia si occuperà anche del radicamento della mafia cinese nei territori di Prato e Firenze. Potrà così indagare sulla natura delle attività tessili, sullo sfruttamento del lavoro e sulla sicurezza, ma anche sulla destinazione dei flussi di denaro, attraverso l’esplicito riferimento ai ‘money transfer’ fenomeni da sempre oggetto delle nostre denunce su capannoni, serre illegali, mercati abusivi e tutta la filiera economica parallela. Fratelli d’Italia aveva chiesto già nelle scorse legislature di inserire questa possibilità, ma la sinistra si era sempre opposta". Secondo il nuovo testo di legge che verrà discusso anche al Senato, la commissione antimafia dovrà "accertare e valutare le nuove forme di criminalità organizzata con particolare riguardo al settore manifatturiero cinese, particolarmente radicato tra Prato e Firenze. "Solo a Prato – aggiungono – ci sono circa 6mila imprese cinesi, che da sole costituiscono oltre il 20% del Pil cittadino. Le attività di trasferimento di denaro rappresentano volumi di denaro di miliardi di euro, che ogni anno vengono distratti dal fisco".

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