
Il progetto per la ciclovia sull’Arno riprende quota (Foto archivio Germogli)
La ciclopista Firenze-Rosano rientra dalla porta principale nel Documento Unico di programmazione, dopo essere stata cancellata nel silenzio. Una mozione presentata dal capogruppo di ’Territori al centro’ nonché ex sindaco di Bagno a Ripoli è stata votata all’unanimità dal consiglio metropolitano. Impegna la Metrocittà a reinserire nel Dup la ciclovia dell’Arno che unirà Firenze a Rignano-Pontassieve dopo aver percorso tutto il territorio ripolese.
Nel novembre 2020 la Città metropolitana approvò l’accordo con la Regione e i Comuni interessati; Bagno a Ripoli era il soggetto attuatore. I costi dell’opera previsti per la Metrocittà erano di 4,2 milioni di euro, di cui 200mila per la progettazione esecutiva. Bagno a Ripoli avrebbe dovuto versare 178.440 euro, Firenze 3.690 euro come spese tecniche del progetto tra Varlungo e il confine. A Pontassieve spettavano 12.282 euro per la progettazione della passerella sul ponte di Rosano e 105.500 per la sua realizzazione; all’opera partecipava anche Rignano per 74.500 euro.
La ciclovia doveva partire da due punti diversi: dal ponte di Varlungo e dal futuro capolinea della tramvia ripolese, per poi unirsi a Candeli e dividersi nuovamente per un breve tratto alle Gualchiere. Bagno a Ripoli aveva poi effettivamente realizzato il progetto definitivo consegnandolo alla Città Metropolitana per l’approvazione e l’avvio della gara per la progettazione esecutiva. Poi niente. Anzi, Casini si è accorto che la ciclovia non era più presente nel Dup. Ora ha rimediato.
"Con questo atto - dice il consigliere – la ciclovia diventa realtà. La Città Metropolitana dovrà reperire le risorse necessarie per realizzare quest’opera, ma può farlo in tempi brevi utilizzando fondi propri, regionali, statali, europei". Casini invita a "procedere con determinazione per dare seguito alle progettazioni già effettuate e per avviare la gara per la realizzazione. È un impegno che dobbiamo a tutto il territorio per un’opera strategica".