BARBARA BERTI
Cronaca

La candidata vincente Prove generali per Funaro

L’assessora al Welfare del Comune non si sbilancia sulla possibile corsa. E manda frecciatine: "Prima il bene collettivo, poi l’ambizione personale".

La candidata vincente  Prove generali per Funaro
La candidata vincente Prove generali per Funaro

di Barbara Berti

La corsa per Palazzo Vecchio col tacco 12? "Arriverà il momento a cui risponderò anche a questa domanda". L’assessora al Welfare di Firenze, Sara Funaro, non si sbilancia sulla sua possibile candidatura alla poltrona di sindaca della città. Ma la presentazione-dibattito del libro di Martina Carone, dal titolo "La candidata vincente" è senza dubbio una prova generale in vista di quella che potrebbe essere una sfida tutta al femminile per le amministrative 2024. Al Teatro Niccolini, oltre 200 persone, ieri hanno partecipato all’incontro - moderato dalla capocronista de La Nazione, Erika Pontini -e che ha visto sul palco la vicepresidente della Camera dei Deputati, Anna Ascani, altra donna che ha rotto il famoso tetto di cristallo (argomento su cui ruota il saggio di Carone). In prima fila il sindaco Dario Nardella, molto assessori, consiglieri comunali e regionali, rappresentanti delle categorie economiche, del mondo del volontariato, di quello religioso (dall’Imam al rabbino). E poi insegnanti, sindacalisti, rappresentanti dell’azienda sanitaria locale. Praticamente tutta Firenze, comprese le nipotine della possibile candidata che a sua volta è nipote dello storico sindaco di Firenze Piero Bargellini.

"Non mi appassionano le autocandidature, da sogni diventano ossessioni" dice Funaro spiegando che in questa fase "occorre costruire un percorso basato sui contenuti e sui temi, poi verranno le allenze". Il tutto, però mettendo al primo posto "il bene collettivo" per quella che sarà" la Firenze del futuro".

E rimarca più volte: "Prima il bene collettivo e non l’ambizione personale", un chiaro riferimento all’ex assessora Cecilia Del Re e a Rosa Maria Di Giorgi, due donne pronte a correre per Palazzo Vecchio, con o senza tacco 12. Perché è la stessa Funaro a ricordare i primi sgomberi quando in auto si levava al volo i tacchi per indossare le sneaker. Le scarpe (ma più in generale l’aspetto fisico) sono uno dei tanti attacchi che ricevono le donne in politica. Funaro non ne è esente ma "Firenze, da questo punto di vista, è una città con un lavoro culturale importante" precisa. All’onorevole Ascani, invece, per un paio di ballerine le è stata affibbiata una gravidanza. "Per non parlare del flirt con Matteo Renzi quando lui era presidente del Consiglio. Ma perché una donna giovane deve stare per forza con il capo? Basta con questi stereotipi": dice l’onorevole.