L’11 Agosto di Montanari: "Sono un costruttore di idee. I Democratici hanno tradito Elly"

"Con Cecilia Del Re continuo a parlare. Palagi e Bundu credono nei nostri stessi ideali, vedremo...". Per lo storico dell’arte "la città va liberata da quel sentimento tragico chiamato indifferenza". .

L’11 Agosto di Montanari: "Sono un costruttore di idee. I Democratici hanno tradito Elly"

L’11 Agosto di Montanari: "Sono un costruttore di idee. I Democratici hanno tradito Elly"

di Antonio Passanese

FIRENZE

Con la sua associazione dice di voler scompaginare "l’asfittico" mondo politico fiorentino. Tomaso Montanari, rettore dell’Università per Stranieri di Siena scende in campo e promette battaglia in nome della Costituzione.

Professore, ha detto di aver creato il suo movimento per liberare la città. Ma di chi?

"Firenze va liberata: è diventata una vetrina di lusso che espelle il disagio sociale, e i suoi stessi residenti. Dall’ideologia della rendita, Firenze va liberata anche dalla nostra incapacità di sperare che un cambiamento sia possibile, dall’accettare silenziosamente scelte che non condividiamo, dal credere che non ci sia alternativa. Firenze va liberata da quel sentimento tragico chiamato indifferenza".

Ha chiamato la sua lista 11 Agosto, data in cui Firenze celebra la cacciata dei nazifascisti. Un parallelismo che le ha attirato molte critiche.

"Non è una lista, né un movimento: è una associazione. Se un Circolo può chiamarsi 25 aprile, una associazione (che ho presieduto) Libertà e giustizia e un partito Fratelli d’Italia, una associazione non può chiamarsi 11 agosto? Mi pare una critica assurda".

Insomma, lei è una sorta di rottamatore, per semplificare. Un nuovo Renzi, direbbe qualcuno. Ci aveva pensato?

"A forza di rottamare, siamo tra le macerie: come spero di aver dimostrato in questi anni, e da ultimo come rettore, mi sento un costruttore: di idee, di prospettive, di realtà diverse. Mi pare tutto il contrario di chi fa politica per cambiare solo la propria vita, tra consulenze milionarie e congiure di palazzo".

Con Cecilia del Re come va, avete trovato un accordo?

"Io sto parlando con tutti coloro che pensano che sia sbagliato quello che ha detto Sara Funaro, e cioè che l’unica discontinuità possibile sarebbe la destra. In molti vorremmo una Firenze diversa".

Lei vorrebbe “liberare” questa città da chi la sta amministrando, ma Del Re fino a marzo era uno dei tasselli più importanti di quel gruppo.

"Mi pare che quel gruppo si sia rotto, clamorosamente".

È innegabile che a sinistra ci sia una frammentazione come mai c’era stata prima.

"Tutta la Toscana sta passando alla destra: non certo per la frammentazione della Sinistra ma perché il Pd toscano è un sistema di potere che non avverte in alcun modo il vento di cambiamento di Elly Schlein. L’associazione si chiama 11 agosto perché il diritto di voto fu conquistato a caro prezzo dalla Resistenza: è impensabile non andare a votare. Ma ci vuole qualcosa da votare: spero che il vento di novità di questa associazione provochi la nascita di una lista civica che sappia unire tutte le anime di chi crede nella Costituzione".

Dicono che lei abbia un buon rapporto con alcuni esponenti dell’area Schleiniana ma in questo caso la candidatura di Firenze è nel solco della mozione Bonaccini. Che ne pensa?

"Che il Pd fiorentino è l’esatto contrario delle idee di Elly".

Lei ha parlato con la Schlein?

"Certo!".

Ci sono temi sui quali non è possibile una mediazione?

"Il fatto che le persone sono fini, e non mezzi. E che o Firenze cambia davvero, o si avvia a fare la fine di Venezia".

Pensa che la città possa seguirla in questa volontà di cambiamento della “vecchia” classe dirigente?

"Ma le capita di prendere la tranvia, di entrare in un negozio, di essere fermato per strada? Vede tanto entusiasmo per questa amministrazione così priva di fantasia, così grigia e al servizio solo di se stessa? Io vedo tanta stanchezza, ma anche un diffuso desiderio di tornare a credere in un’altra politica".

Come si pone "11 Agosto" rispetto alla Chiesa fiorentina che vive un momento di trasformazione?

"Siamo un’associazione laica, piena di cattolici, tra cui me: don Milani e La Pira sono due fari, e don Santoro uno dei soci fondatori".

Con i 5 stelle è finita male. Pensa di poterli convincere a seguirla nella sua avventura?

"Non cambio vita, sono e resto un professore, un cittadino: non c’è nessuna avventura politica! I 5 Stelle nascono per riportare i cittadini alla politica: esiste un oggettivo terreno comune, alcuni dei loro rappresentanti si stanno iscrivendo a 11 agosto".

Cosa ne pensa di Eike Schmidt sindaco di Firenze.

"È stato un pessimo direttore degli Uffizi: ricorda la Ferragni testimonial di Botticelli. Ecco la Firenze prostituita di cui parla, a ragione, Cecilie Hollberg".

E di Sara Funaro?

"È stata scelta per la sua fedeltà a Nardella, a tasso di innovazione zero… Se vi piace Firenze com’è, se pensate che nulla cambierà e va bene così, allora votate per lei".

Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune sarebbe disponibile a un’alleanza a patto che resti fuori Del Re.

"Dmitrij Palagi e Antonella Bundu sono stati due ottimi consiglieri comunali, sono persone generose e credono negli stessi valori per cui è nata 11 agosto: il dialogo c’è ed è proficuo. La politica che cambia le cose nel senso del bene comune non è fatta di alchimie e piroette, ma di progetti condivisi. Vedremo".

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