Isolotto nel panico "Altri cani avvelenati" Il parco resta chiuso E c’è il giallo dei volatili

Si moltiplicano gli episodi di bestiole che manifestano convulsioni. Segnalazioni anche da Ponte a Greve e dalla zona dell’Argingrosso. Dormentoni: "Chiamate il 112". Analisi su carcasse di cornacchie morte

di Emanuele Baldi

"Mi segnalano un nuovo animale avvelenato nell’area cani di via Caravaggio a San Lorenzo a Greve. É ancora vivo". I messaggi si moltiplicano. Senza sosta.

Dalla ’prateria’ di San Bartolo a Cintoia – epicentro dello psicodramma collettivo, dovuto alla serie agghiacciante di cani morti avvelenati, che dalle feste natalizie va estendendosi a raggiera nei quartieri limitrofi – le segnalazioni di avvelenamenti e reazioni sospette dei cani hanno finito per sconfinare alle Cascine dall’altra parte dell’Arno (qui un cane, così ha raccontato sui social il suo padrone, sarebbe stato ucciso da un materiale non identificato sparso sull’argine), a Scandicci (segnalazioni arrivano sulla Greve, a Le Bagnese e nella zona del cimitero) e perfino a Novoli, zona via Gemignani, dove è stata fotografata una polpetta con un chiodo infilzatodentro.

Quanto di suggestione (e comprensibilissima paura) e quanto di effettiva certezza ci sia nelle indicazioni che i padroni di cani continuano a postare sui social non è dato sapere.

Certo è che nessuno in città si ricorda un incubo di simili proporzioni – si parla di circa otto animali uccisi e altrettanti miracolosamente strappati alla morte dai veterinari dopo aver ingerito del veleno – e l’immediata e naturale conseguenza di questo è la paura sempre più diffusa e alimentata come una presa di corrente attaccata h24 dalle pagine Facebook dei quartieri con ’Sei dell’Isolotto se...’ in testa.

"Ma la prima cosa da fare non è scrivere sui social ma chiamare immediatamente o il 112 o lo 055-3285 che è il numero dei vigili urbani" puntalizza il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni che sta seguendo la vicenda da vicino.

"Il numero esatto di animali deceduti per avvelenamento? Impossibile stabilirlo con certezza, gli unici casi sicuri sono quelli confermati dai veterinari. – prosegue – La situazione è critica e io chiedo a tutti i cittadini di prestare la massima attenzione con i loro animali". Il sospetto, ormai diventato praticamente una certezza, è che il veleno non sia sparso solo nel terreno di San Bartolo. "Non possiamo escludere nulla, – spiega ancora Dormentoni – non abbiamo notizie certe. Stamani (ieri ndr) mi è stato segnalato un altro caso all’Argingrosso dove una signora è stata trovata in lacrime perché il suo cane si era sentito male. Avvelenato? Nessuno può dirlo con sicurezza, arrivano le notizie più disparate".

Intanto c’è un giallo nel giallo. La morte di alcune cornacchie ("Ci erano stati segnalati questi casi e nel fine settimana erano stati effettuati controlli a San Bartolo").

Lunedì, secondo quanto appreso, sarà effettuato l’esame autoptico sul corpo di un esemplare all’istituto zooprofilattico cittadino. Secondo alcuni anche i volatili potrebbero aver ingerito il veleno che sta uccidendo i cani, la micidiale stricnina.

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