Il rettorato di Firenze
Firenze, 2 marzo 2016 – “L’Università dovrebbe anche educare alla trasparenza. Perché non scrivere pure sul bollettino di pagamento che da quest’anno era necessario autorizzare l’Ateneo di Firenze ad accedere alla banca dati dell’Inps per acquisire i dati Isee?”. È arrabbiato il papà di un ragazzo iscritto al secondo anno dell’Università. Ha dovuto sborsare 100 euro perché, racconta, “solo sul sito dell’Ateneo si parlava di questo nuovo adempimento”. “Io ed altri genitori – aggiunge, - non lo avevamo visto. Il dubbio è che San Marco in questo modo abbia voluto far cassa sulle famiglie”. Netta la risposta che arriva dal rettorato.
L'Ateneo, si legge nella nota, ha cercato di comunicare ai suoi studenti con la maggiore evidenza possibile gli adempimenti da svolgere per ottenere, in funzione del reddito, la riduzione delle tasse di iscrizione: in particolare, le modalità di acquisizione dell’Isee da parte dell’Ateneo sono state rese note dai primi di luglio 2015 con la pubblicazione del Manifesto degli studi e con messaggi ripetuti sul sito.
Ma soprattutto l’avviso relativo all’Isee compare in grande evidenza nella pagina dei servizi online degli studenti, dalla quale occorre passare obbligatoriamente per scaricare il bollettino delle tasse. E nella stessa pagina compare anche il link alla procedura online per il rilascio dell’autorizzazione ad acquisire l’Isee per il diritto allo studio universitario (https://sol.unifi.it/isee/login.jsp).
Rispetto agli altri anni, inoltre, gli studenti hanno avuto a disposizione circa tre settimane di tempo in più per svolgere le pratiche relative all'Isee. Era anche attivo, aggiungono da San Marco, il call center al numero 0552757656, che ha avuto migliaia di chiamate.
Dispiace che l’utente non sia arrivato ad avere le informazioni necessarie, però il bollettino delle tasse è solo un supporto per il pagamento e non è utilizzabile per veicolare le informazioni.